“La notizia delle Dimissioni da Ragioniere generale dello Stato apre scenari che ci preoccupano. Non vorremmo che fosse il primo passo per una opera di spoils system da parte del governo Meloni. La Ragioneria non è una struttura di staff alle dipendenze del governo ma un pilastro insostituibile del nostro apparato pubblico”.
Lo dicono in una nota i senatori del Pd .
Aggiornamento ore 11.19
“Ci sono oltre 1200 persone – affermano i senatori dem -che lavorano con rigore, competenza e abnegazione per assicurare la massima trasparenza sui conti dello stato così come accade su ogni territorio con gli oltre 5mila appartenenti alla Ragioneria generale dello Stato in tutta italia. Non c’è tra le oltre 5mila persone dipendenti della Rgs una in grado di fare il Ragioniere Generale? Da tempo, del resto, anche Anac e Agenzia delle Entrate sono nel mirino del governo e del ministro Giorgetti. Le colpe? Non aver paura di dire la verità sui conti e sulle scelte di un governo incapace di far quadrare i conti e di varare provvedimenti utili all’economia e alla tenuta sociale del Paese. “
Aggiornamento ore 14.04
“E’ la conferma ulteriore di una ‘allergia’ a tutti i controlli di autorità ed enti terzi che abbiamo già riscontrato e denunciato in sede di manovra di bilancio e della voglia di avere mano libera sui conti pubblici. Per questo motivo come Pd abbiamo depositato un ddl per tutelare e difendere, anche alla luce dei nuovi vincoli imposti dal Patto di stabilità, la trasparenza delle procedure di nomina, l’autonomia e l’indipendenza del Ragioniere generale dello Stato”.
aggiornamento ore 17,31