TECNOLOGIA

Digitalmeet 2024, innovazione e tecnologia in tutte le regioni italiane

La 12esima edizione di Digitalmeet si prepara a coinvolgere tutte le regioni italiane dal 23 al 25 ottobre 2024. Questo festival dedicato all’innovazione e alla digitalizzazione, ideato da Gianni Potti e supportato dall’Università di Padova, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle nuove tecnologie. Il professore Alessandro Sperduti, delegato dalla rettrice Daniela Mapelli, ha illustrato un ricco programma di eventi. Dal metaverso alla robotica, dall’intelligenza artificiale (AI) alla trasformazione digitale nelle università, Digitalmeet mette in risalto come queste tecnologie stiano ridefinendo il rapporto con il capitale umano. Con eventi in tutta Italia, l’obiettivo è promuovere una maggiore alfabetizzazione digitale e preparare la società al futuro tecnologico.

Digitalmeet 2024 offre un’ampia varietà di eventi in tutta Italia, con un particolare focus sulle innovazioni tecnologiche e il loro impatto sulla società. Uno dei principali temi trattati sarà “la seconda rivoluzione quantistica,” che esplora le nuove frontiere della fisica e della tecnologia quantistica. A seguire, si discuterà di robotica e delle modalità in cui i robot interpretano il loro ambiente e prendono decisioni, un argomento di grande rilevanza per il futuro dell’automazione.

Un altro tema centrale sarà la trasformazione digitale nelle università, con un evento intitolato “Verso un campus del futuro”, che esplora come la digitalizzazione stia cambiando il modo di vivere e studiare nelle istituzioni accademiche. Digitalmeet toccherà anche il tema della salute e della telemedicina, un campo in rapida crescita che sta rivoluzionando l’accesso alle cure e il monitoraggio del benessere dei pazienti. Durante la giornata del 23 ottobre, si terrà anche una sessione dedicata all’ingegneria e all’intelligenza artificiale applicate al corpo umano, con particolare attenzione al benessere fisico.

Aggiornamento ore 8

Durante i giorni del festival, l’Università di Padova proporrà esperienze immersive nel metaverso, concentrandosi su come queste tecnologie possono essere utilizzate nell’industria e nel design. Inoltre, saranno organizzate visite al Neutral Access Point del Nord Est, un importante hub tecnologico, per approfondire il ruolo delle infrastrutture digitali. Il programma prevede anche incontri su temi come la domotica e la cybersecurity, due settori chiave per il futuro delle abitazioni intelligenti e della sicurezza informatica.

Un evento particolarmente atteso sarà la sessione su digital marketing e comunicazione, che si terrà al Caffè Pedrocchi il 25 ottobre. Seguirà una discussione sui pregiudizi di genere nei testi generati dalle macchine, un tema di grande attualità nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’etica tecnologica. Sempre nello stesso giorno, si parlerà di AI e innovazione applicata alla salute dei bambini, insieme alla presentazione di uno studio su come l’intelligenza artificiale viene trattata nei media italiani.

Aggiornamento ore 9

Il fondatore di Digitalmeet, Gianni Potti, ha sottolineato come l’obiettivo di questa edizione sia quello di riportare “l’Uomo al centro” del dibattito, evidenziando il ruolo del capitale umano in un mondo sempre più tecnologico. Potti ha ribadito l’importanza di introdurre l’insegnamento del digitale fin dalle scuole elementari, per colmare il divario rispetto ai Paesi più avanzati. Ha inoltre sottolineato la necessità di includere persone di tutte le età e competenze nel processo di trasformazione digitale, grazie al lavoro dei “ambassador” e dei “digital evangelist” che diffonderanno la cultura digitale in tutta Italia.

Un tema cruciale è l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro. Nel 2023, il mercato dell’AI in Italia è cresciuto del 52%, raggiungendo i 760 milioni di euro. A livello globale, si prevede che il mercato dell’AI toccherà i 184 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita continua fino a raggiungere i 826,7 miliardi entro il 2030. Tuttavia, questa rivoluzione tecnologica potrebbe comportare la perdita di 20 milioni di posti di lavoro in Europa, colpendo professioni come manager, consulenti, avvocati e specialisti di marketing. Nonostante ciò, Potti è ottimista sul fatto che emergeranno nuove opportunità lavorative, con carriere come specialisti in AI, esperti di cybersecurity, tecnici di manutenzione per veicoli a guida autonoma e designer di realtà virtuale e aumentata.

Aggiornamento ore 10