**Digitale: faro Colao su competenze, in corso Assemblea nazionale Repubblica Digitale**

“Con il Pnnr sono in cantiere gli interventi necessari a colmare il gap sulle competenze digitali con gli altri Paesi e, assieme alle iniziative della Coalizione Nazionale, intendiamo raggiungere questo ambizioso obiettivo”. Con queste parole del ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, si sono aperti i lavori dell’Assemblea nazionale di Repubblica Digitale. L’iniziativa per combattere il divario digitale di natura culturale, promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale, per la prima volta riunisce in sei workshop dal taglio fortemente interattivo i membri del Comitato Tecnico Guida e le oltre 200 organizzazioni che, attraverso progetti di educazione al digitale, hanno aderito alla Coalizione Nazionale per le competenze digitali. 

Nel corso dell’evento è stato presentato, con il supporto di Invitalia e del Politecnico di Milano, il primo rapporto di monitoraggio del Piano operativo della Strategia nazionale per le competenze digitali. Il Piano, che sarà aggiornato anche sulla base delle indicazioni del rapporto, prevede 110 azioni da portare a termine entro il 2025 e che raggiungeranno 20 milioni di cittadini; 50% dei dipendenti pubblici; 2,5 milioni di lavoratori del settore privato; 6 milioni di studenti e 800.000 docenti. A questo proposito, il Ministro ha sottolineato come sia necessario intervenire su quattro versanti: la formazione delle competenze, in particolar modo STEM; il settore pubblico in cui soprattutto la dirigenza nel campo della transizione digitale deve rafforzare le proprie competenze; le competenze di ICT nelle aziende e quelle più generali dei cittadini, anche per facilitare l’utilizzo dei servizi pubblici digitali. 

Il Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale, Mauro Minenna, intervenuto nei lavori di apertura dell’Assemblea, ha spiegato come il lavoro di raccordo tra il Comitato tecnico guida e gli oltre 200 membri della Coalizione sia di fondamentale importanza per recuperare il divario sul capitale umano in tema di competenze digitali che vede l’Italia indietro rispetto agli altri Paesi europei. L’assemblea ha visto anche la partecipazione di Fabrizia Benini, Capo dell’Unità Digital Economy, Recovery Plan and Skills della Commissione Europea che, commentando i risultati dell’indice Desi 2021, ha sottolineato la necessità di “ridurre il livello di disomogeneità nei Paesi Ue” in tema di competenze digitali.