“L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia”. Così il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato la triste svolta, aggiungendo: “La parola pandemianon può essere usata con leggerezza perché può causare paure non necessarie e il sentimento che la lotta è finita. Ma non è così, descrivere la situazione come pandemia non cambia cosa fa l’Oms e cosa i Paesi devono fare”.
Parole chiare che possono però mettere in agitazione visto l’elevato rischio che ora preoccupa tutto il mondo. Normale quindi farsi assalire da dubbi e perplessità, la più comune: cos’è una pandemia? E cosa cambia rispetto ad una epidemia? Proviamo a rispondere a queste domande in un momento così complicato.
Differenze tra epidemia e pandemia
Cos’è la pandemia
Finora abbiamo trattato il coronavirus, meglio noto come COVID-19 come un’epidemia, ossia una manifestazione di una malattia infettiva frequente e localizzata in periodo di tempo più o meno lungo. Una diffusione che rapidamente si propaga, per contagio diretto o indiretto, fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto.
Cos’è la pandemia
Da epidemia il Covid-19 è stato classificato pandemia, ed è il primo coronavirus a subire tale classificazione. La differenza sostanziale risetto all’epidemia è che la pandemia, parola derivante da pan-demos (tutto il popolo) è destinata a propagarsi per la maggior parte dei paesi e dei continenti. Una piaga mondiale quindi, che non è più riferita ad una sola fetta del globo, seppur grande, ma alla quasi totalità del mondo in modo incontrollato.