Volete dimagrire, rimettervi in forma o almeno dare una controllata generale al vostro pero e monitorare gli eccessi? Esistono oggi, maree di diete, come quelle che vengono chiamate ‘dieta a blocchi’ o diete perproteiche oppure, ad esempio, la dieta del gruppo sanguigno.
Cosa sarò mai, come funziona? E funziona, soprattutto?
Dieta del gruppo sanguigno. Ecco tutto ciò che c’è da sapere
Sono ormai tantissime le diete che tutti i giorni in più parti del mondo si sviluppano e si diffondono a macchia d’olio. Ma tra queste, sta crescendo di interesse quella del gruppo sanguigno. Ma in cosa consiste, e come funziona?
La prima cosa da sapere in merito alle diete, in linea di massima, è che la necessità del dimagrimento deve andare di pari passo al proseguimento di un regime alimentare il più ampio possibile in termini di apporto e di sussistenza. Mangiare di meno non vuol dire mangiare peggio, anzi, è il contrario.
Mangiare meglio significa in primis distribuire l’ammontare del contributo alimentare in modo equo ed equilibrato di modo che nessuna delle sostanze nutritive indispensabili manchi o sia carente.
A questo si deve aggiungere lo stile di vita e la frequenza di abitudini atletiche non esattamente improntate alla pigrizia. E, poi, la comprensione dei rischi che sono insiti nei cambiamenti alimentari drastici.
In tutto questo come si inserisce la dieta del gruppo sanguigno?
Secondo molti, la dieta del gruppo sanguigno è uno degli ultimi ritrovati in termini di dimagrimento: secondo altri, è quanto di peggio possa esserci, secondo altri ancora andrebbe comunque evitare. La verità dov’è?
La dieta del gruppo sanguigno è stata proposta dal naturopata Peter D’Adamo, e si fonda sull’eliminazione di determinati alimenti o di gruppi di alimenti in base al proprio gruppo sanguigno.
La compatibilità di un alimento con il gruppo sanguigno viene determinata dal suo contenuto di determinate proteine, le lectine. Se le lectine sono incompatibili con il gruppo sanguigno, queste “aggrediscono” i globuli rossi, con numerose conseguenze negative. Dunque, stando a questo teorico regime alimentare, le necessità alimentari di ogni individuo sono connesse al gruppo sanguigno. Come?
Ad esempio per il Gruppo 0 sarebbero sconsigliati i latticini, le leguminose e i cereali, pane, pasta e riso. E si consigliano attività fisiche intense.pesanti.
Per il Gruppo A, si consiglie una dieta ricca di vegetali e cereali. Poca carne e attività fisica molto ridotta.
Mentre per il Gruppo B, si sconsigliano i cibi ricchi di conservanti e di zuccheri semplici. Infine per il Gruppo AB, si consiglia di consumare con moderazione tutti i cibi, senza esagerare con i latticini e attività fisiche leggere.
Molti medici, però scongliano questo tipo di dieta. Ritengono che la riduzione o la eliminazione di determinati gruppi alimentari, sia sinonimo di scarsa e insalubre alimentazione, e che le azioni drastiche aumentino i rischi di danni in futuro. Per di più, queste tesi, considerare prive di fondamento scientifico non varrebbero i rischi delle carenze nutrizionali che porterebbero in dote.