Così vicini ma allo stesso tempo distanti. Italia-Inghilterra, poco meno di tre ore d’aereo a separarle. Da una parte la gente è barricata in casa, ha paura per sé e per i propri cari. E’ tutto chiuso: negozi, bar, ristoranti. Anche il calcio si è fermato, come è giusto che sia in un momento del genere. L’Italia è chiusa per coronavirus, ma poco distanti da noi non se ne rendono evidentemente conto.
Basta guardare in Francia e Inghilterra, dove il calcio è ancora vissuto in maniera normale, e anche con un po’ di strafottenza. Esempio lampante e difficile da comprendere: a Liverpool si è giocato il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra la squadra di Klopp e l’Atletico Madrid, che ha trovato una vittoria a sorpresa e un passaggio del turno fondamentale.
Tutto bello fin qui, a parte quello che è successo dopo. Al termine della gara, infatti, in zona mista, ossia dove si radunano i giornalisti, è passato Diego Costa. Sorridente per la vittoria e in vena di scherzi. Di cattivo gusto. L’attaccante dell’Atletico ha infatti tossito in faccia ai giornalisti presenti, ha abbozzato una risata ed è sfilato via, tra la compiacenza dei presenti.
La sensibilità al pericolo è ancora anestetizzata in Spagna, vicinissima all’Italia che sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua storia. La pandemia al momento non ferma il calcio e nemmeno i bontemponi. Per non parlare degli assembramenti: a Parigi, infatti, nonostante le porte chiuse imposte alla partita di Champions del PSG, migliaia di tifosi si sono radunati fuori dallo stadio tra balli, canti e cori. Alla faccia del pericolo.