“Il mio reddito deriva dal mio lavoro da privato cittadino. Sono l’unico che con la politica ci ha rimesso e ne sono orgoglioso”, così Beppe Grillo, via Twitter, commenta la pubblicazione dei suoi redditi che, rispetto ai dati del 2015, lo dipingono come il più povero dei suoi parlamentari. Da quanto si evince infatti, al leader M5s risulta un reddito pari a 71.957 euro che, rispetto allanno precedente (quando dichiarava 355.247 euro), rappresenta un vero e proprio, con 283.290 euro in meno. Scorrendo il sito Parlamento.it, si evince che nella dichiarazione dei redditi 2016, Grillo non dichiara variazioni avvenute rispetto all’anno precedente, come vendite o acquisti di immobili. Complessivamente, Grillo denuncia circa 30mila euro di redditi inferiori rispetto a Di Maio, Di Battista e gli altri, che, per il 2015, hanno dichiarato redditi che sfiorano i 100mila euro. Sul sito infatti, le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari M5s, sono assolutamente identici: il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (98.471,04 euro), Alessandro Di Battista (98.471 al netto dei 4 centesimi dichiarati da Di Maio), e il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico, come Di Maio, ha dichiarato 98.471,04 centesimi nel 2015. Segue Roberta Lombardi, con un reddito di 97.826 euro nel 2015. Quindi la senatrice Paola Taverna, con un reddito di 102.908 euro, ma nelle variazioni segnalate nella dichiarazione dei redditi 2015 c’è la cessione al coniuge del 50% dell’immobile. Taverna dichiara un reddito quasi alla pari con il suo nuovo compagno di vita, il deputato M5S Stefano Vignaroli, che nel 2016 ha dichiarato un reddito pari a 102.104 euro e l’acquisto di uno scooter Bmw, elettrico. Tra gli altri, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato un reddito imponibile di 103.283 euro e, Angelino Alfano ne invece ha dichiarati 102.300 euro. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha dichiarato 97.946 euro, mentre Pier Luigi Bersani, tra i leader di Democratici e progressisti, ha un imponibile di 150.211 euro.