(Adnkronos) – “Oggi, nell’era della genomica, è in corso una rivoluzione che porta a una medicina sempre più ‘personalizzata’ o meglio ‘di precisione’: una medicina che pone al centro le caratteristiche della malattia nel singolo paziente per definire la terapia più appropriata al momento giusto del percorso clinico”. Così Diana Bracco nella sua lectio doctoralis su ‘Presente e futuro della medicina personalizzata e dell’imaging di precisione’ tenuta all’Università degli Studi di Messina, in occasione del conferimento del titolo di dottore di ricerca honoris causa in Biologia applicata e Medicina sperimentale.
“Combinando e analizzando le informazioni sul nostro genoma con altre informazioni cliniche e diagnostiche, è possibile identificare modelli che aiutano a determinare il rischio individuale di sviluppare malattie, a individuare più precocemente le malattie e a determinare gli interventi più efficaci per migliorare la nostra salute – ha detto Bracco – La diagnostica per immagini si presta molto bene a soddisfare le esigenze della medicina di precisione grazie alla sua natura non-invasiva, associata a rischi minimi per il paziente. La diagnostica di precisione è il futuro. Stiamo andando verso una medicina dove diagnostica e terapia sono sempre più unite”.
Un esempio, ha sottolineato l’impreditrice, “è la teragnostica, che è la combinazione delle parole diagnostica e terapeutica, e permette grazie ad applicazioni guidate dall’imaging di trattare una malattia, in particolare oncologica. Il concetto di teragnostica significa che se si può vedere una specifica caratteristica di malattia, probabilmente la si può anche trattare. Utilizzando queste tecnologie all’avanguardia, nuove potenziali indicazioni porteranno ulteriori avanzamenti alla medicina di precisione”.
Il conferimento del dottorato honoris causa si è svolto nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Messina a cui erano presenti anche il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo e Maria Cristina Messa, ordinaria di diagnostica per immagini e radioterapia all’Università di Milano-Bicocca. Diana Bracco, nata a Milano e laureata in Chimica con una laurea honoris causa in Farmacia a Pavia e una in Medicina a Roma, è presidente e Ad del Gruppo Bracco, multinazionale fondata nel 1927. Cavaliere del Lavoro, è stata la prima donna presidente di Federchimica e Assolombarda e per molti anni vice presidente per la Ricerca e l’Innovazione in Confindustria.
“In una grande impresa – ha aggiunto Bracco nel suo intervento – la ricerca non riguarda solo la creazione di nuovi metodi e l’innovazione di prodotti, ma anche la messa a punto di innovativi metodi di produzione efficienti, green e sostenibili nel tempo. Questo filone di attività, che portiamo avanti soprattutto nel Centro di Colleretto Giacosa, esprime la costante attenzione di Bracco per l’ambiente che ci spinge sempre a lavorare verso processi più efficienti, in cui l’impiego delle materie prime viene ottimizzato, con l’ambizione di continuare a ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità carbonica”.
Sul futuro della scienza medica ha aggiunto: “la medicina sperimentale, molecolare, genomica, predittiva, deve continuare ad avere come riferimento l’essere umano. Se saremo capaci di creare la giusta sovrapposizione tra scienza, tecnologie sempre più sofisticate e centralità dell’uomo allora continueremo a saldare un millenario debito di conoscenza con i nostri pazienti. Sono fiduciosa che su questa alleanza continuerà a reggersi la medicina del futuro”.