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Diabete di tipo 1 e di tipo 2: un fenomeno in aumento tra gli under 18. Dall’esperto 5 buone abitudini per i genitori

 

 

Un pericolo che minaccia la loro salute sta avanzando tra i nostri ragazzi e si chiama diabete. Sta aumentando e due nuovi studi rivelano un preoccupante aumento di diagnosi tra i bambini e gli adolescenti al di sotto dei 18 anni. In occasione dell’appuntamento annuale di questi giorni del Theras Day pediatrico e di quello internazionale dell’American Diabetes Association (appena concluso il 26 giugno a San Diego USA), si accendono i riflettori su come intervenire per una migliore gestione della malattia anche a livello tecnologico e sul ruolo dei genitori.



Diabete di tipo 1 e di tipo 2: un aumento tra i giovani che preoccupa

Sono italiani gli autori di due studi che hanno analizzato i giovani con diabete di tipo 1 e di tipo 2 e preoccupano i risultati che confermano un andamento di crescita della malattia.
“Abbiamo valutato l’incidenza del diabete di tipo1 in un arco di tempo di 31 anni (dal 1989 al 2019) in due regioni italiane e l’abbiamo poi confrontata con quella osservata durante la pandemia di Covid-19 (2020-2021). I risultati dello studio(1) ci rivelano un dato alquanto preoccupante – spiega Valentino Cherubini, autore dello studio, presidente eletto della SIEDP 2021-2023 e Direttore della Diabetologia Pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona – visto che nel 2021 c’è stato un aumento del 7,2 % rispetto ai risultati attesi, che rapportati all’intero territorio nazionale corrispondono a circa 100 casi in più nell’anno. Allarma anche la percentuale delle nuove diagnosi di diabete di tipo 2 degli ultimi 10 anni che, come conferma un altro studio internazionale che sarà presentato al meeting dell’American Diabetes Association tra due settimane(2) è aumentato del 9% per ogni biennio rispetto alle altre diagnosi di diabete in età pediatrica. Queste percentuali ricalcano i dati dello studio americano(3) che ha visto un incremento di oltre 100 nuovi casi di diabete di tipo2 in un anno, cioè più del doppio degli adolescenti prima del Covid”.

Diabete di tipo 1 e di tipo 2:  ecco le 5 buone abitudini per gestire un figlio con diabete (o senza diabete)

Avere un figlio con diabete può essere impegnativo e può segnalare cambiamenti significativi nella vita quotidiana. Un genitore può contribuire a questi cambiamenti, soprattutto quando vengono messe in atto le abitudini suggerite sempre dal pediatra Cherubini: “Si tratta di buone regole che spesso mi ritrovo a suggerire ai genitori con figli che hanno il diabete ma – aggiunge l’esperto – che andrebbero estese a tutte le famiglie in un’ottica di prevenzione”.

1.     Giocate alla routine quotidiana Scoprite il piacere di avere tanti appuntamenti comuni, a partire degli orari regolari per i pasti, i controlli clinici, l’esercizio fisico e il sonno

2.     Cucinate insieme Dedicate dei pasti durante la settimana in cui cucinate insieme. Sarà l’occasione per spiegare il valore di alcuni alimenti, le combinazioni e i trucchi per controllare gli zuccheri e tanto altro

3.     Fate attività fisica insieme incoraggiateli a essere fisicamente attivi ogni giorno per almeno per 30 minuti. Farlo insieme può essere di grande aiuto per entrambi

4.     Allargate gli orizzonti scoprite tutto ciò che potete sul diabete, tenetevi aggiornati, cercate genitori che vivono come voi. Potrete capire meglio come gestire la malattia e come rendere più facile la gestione

5.     Incoraggiateli a vivere positivamente Insegnategli a non escludere nulla per via della malattia. Spiegate che c’è un team di persone e di medici che li supporteranno sempre nelle scelte

Diabete di tipo 1 e di tipo 2:  si può gestire meglio negli under 18 anni


Dei 150mila italiani con diabete di tipo 1, sono 15mila circa gli under 18 costretti a gestire una patologia che li accompagnerà nella vita. Si tratta di un numero da moltiplicare per il numero dei genitori no-stop che si devono far carico della malattia, preoccupati soprattutto di quello che succede e succederà fuori casa (a scuola, nelle attività sportive, alle feste con gli amici). L’evoluzione tecnologica di device molto piccoli e impermeabili utilizzabili fin da piccoli, si sta rivelando un valido supporto per una migliore gestione del diabete: tali device infatti consentono, da un lato, una misurazione in continuo dei livelli del glucosio (come Dexcom G7 da poco disponibile anche in Italia/da poco lanciato anche sul mercato italiano) e, dall’altro, l’infusione di insulina (come, ad esempio, Omnipod).
“L’andamento della glicemia di un bambino con diabete è molto difficile da prevedere, ma grazie all’ultima tecnologia dei CGM (Continuous Glucose Monitoring, cioè monitoraggio continuo del glucosio in tempo reale) è possibile avere un livello di predittività molto alto e preciso . Il successo di una misurazione sempre corretta del glucosio e il parallelo utilizzo di un’infusione insulinica personalizzabile – riporta Stefano Zucchini, coordinatore del Gruppo di Studio sul diabete della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica – impatta anche sulla salute del genitore, tranquillizzato dal poter controlla il proprio figlio anche a distanza, senza la necessità di dover intervenire di persona, a volte precipitosamente, per controllare la glicemia pungendo il polpastrello del proprio figlio”.

Max

 

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Di
Max Tamanti