Una nota d’allarme quella diramata dall’Interpol, e resa pubblica soltanto oggi, che fa davvero venire i brividi: dal corso dell’estate nel nostro Paese sono arrivati (per poi raggiungere i confini del Nord Europa), almeno 50 presunti combattenti dello Stato Islamico. Nello specifico, il quotidiano ’Guardian’ avrebbe addirittura in mano la lista (inviata lo scorso 29 novembre al ministero degli Interni italiano, che lo ha sua volta poi trasmesso alle agenzie nazionali antiterrorismo europee), con le generalità dei miliziani, stilata dal segretariato generale dell’organizzazione di polizia internazionale. Si tratta di cittadini tunisini (approdati ??in Sicilia su pescherecci o piccole imbarcazioni poi abbandonate sulla spiaggia), per la maggior parte identificati dalle autorità una volta sbarcati in Italia. C’è da aggiungere che almeno quattro dei tunisini membri dell’Isis presdenti nella lista dell’Interpol, in realtà sono già noti alle agenzie di intelligence europee e, riferiscono gli 007, “potrebbero aver già attraversato il confine italo-francese, per raggiungere Gard, un dipartimento nel sud della Francia, nella regione dell’Occitania. Secondo le informazioni ottenute nel campo della cooperazione internazionale, i cittadini tunisini sono collegati a Daesh e avrebbero raggiunto l’Europa a bordo di imbarcazioni non identificate”. Sempre il ’Guardian’, già lo scorso luglio, aveva ottenuto e pubblicata una lista redatta dall’Interpol con 173 presunti combattenti dell’Isis, addestrati per organizzare attacchi kamikaze in Europa, come ritorsione alle sonore sconfitte rimediate in Siria e in Iraq. Tuttavia, se si tiene conto di una recente stima formulata invece dall’Onu, ha riferito un ufficiale dell’antiterrorismo europeo, 5.500 tunisini avrebbero combattuto in Siria ed Iraq sotto la bandiera del Califfato.
M.