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Di Maio: Valutare se togliere la cittadinanza a Sandro Gozi

Anche Di Maio prende posizione sul caso Gozi e, come Meloni, afferma con fermezza: “Valutare se togliere la cittadinanza a Sandro Gozi”.

Il vicepremier ha deciso di prendere parola e di far sapere la sua posizione sulla questione dell’ex sottosegretario Pd, ora consigliere per gli Affari Europei del governo francese: “Siamo di fronte a una cosa inquietante”.

Di Maio: Valutare se togliere la cittadinanza a Sandro Gozi. E aggiunge: Nulla contro la Francia

“Nulla contro la Francia, ma bisogna valutare se togliere la cittadinanza” a Sandro Gozi.

Sono le parole del ministro e vicepremier Luigi Di Maio in relazione all’incarico ricevuto dall’ex sottosegretario Pd nell’amministrazione Macron in Francia.

“Se tu lavori per il governo italiano, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron allora bisogna valutare se togliergliela perché siamo di fronte a cosa una inquietante per cui per cui un nostro sottosegretario, anche se era del Pd, adesso diventa esponente di un altro governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi confliggenti“.

Sono parole che ricordano molto quelle di Giorgia Meloni.

Aggiornamento ore 6.53

Di Maio si mette quindi dalla medesima parte di Giorgia Meloni sul tema Gozi. La politica in una lettera pubblicata sul Giornale aveva chiesto al premier Conte di intervenire affinché Gozi rinunci all’incarico “presso il governo francese, pena la revoca della cittadinanza italiana”.

“Capisco Giorgia Meloni, Salvini le ha portato via tutti i temi di destra, non sa più a che santi rivolgersi, si è messa in testa di fare la guerra all’Europa e alla Francia. Capisco che sono europeista e amico di Macron, quindi per lei magari sono da condanna a morte”, dichiara nel frattempo Gozi intervenendo a Radio Cusano Campus.

“Sono le stesse polemiche che c’erano quando i primi calciatori italiani, come Zola, venivano acquistati dalle squadre estere. Degli ex colleghi della Lega mi hanno chiamato dicendomi ‘cosa vai a fare, il Mourinho della situazione?’. Io sono juventino però”.

Aggiornamento 10.17

Gozi ha inoltre fornito ulteriori chiarimenti sulla vicenza. “Macron  lo conosco da tantissimi anni, da prima che entrasse in politica, l’ho sempre stimato, è una persona di grande competenza. Poi l’ho conosciuto meglio quando lui era nel governo Hollande e io sottosegretario del governo italiano. Sono stato eletto nelle liste di ‘En marche’ al Parlamento europeo perchè siamo convinti che l’Europa la si può costruire solo con una politica transnazionale, con uomini e donne che hanno obiettivi comuni”.

E ancora. “Sono consigliere per gli Affari europei del primo ministro, non è  che sono ministro del governo francese. Mi aspettavo delle critiche, ma sono rimasto sorpreso da tutto questo scalpore. Vuol dire che l’Italia è totalmente sconnessa da quello che accade in Europa. Quello che è successo con me è successo con tanti altri”.

Aggiornamento ore 15.59

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