A margine delle nomine europee, a prendere parola e a farlo con chiarezza di contenuti e di idee c’è stato il ministro e vice premier Luigi Di Maio, per il quale un punto focale è quello da prendere in esame in maniera dettagliata. “Avremo il commissario alla concorrenza, ruolo fondamentale”, afferma il leader grillino. Che poi, ovviamente, esordisce nei suoi floridi commenti sulle nomine europee facendo i complimenti al presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Il vicepremier Luigi Di Maio si congratula con “il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il lavoro svolto ai tavoli europei.” In particolare per Di Maio il riferimento è non solo alle nomine ma anche ai lavorii per evitare la procedura di infrazione. “È stata evitata una procedura di infrazione che sarebbe potuta ricadere sul Paese, per colpa del Pd”
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“Siamo riusciti a portare a casa una casella importantissima come quella del commissario Ue alla concorrenza. Andremo dunque ad occupare un ruolo fondamentale, perché spetterà a noi vigilare sulla corretta competizione commerciale tra Paesi a tutela anche delle nostre imprese e del tessuto produttivo”.
Questi sono i termini con i quali si è espresso il vice premier Luigi Di Maio su Facebook. “Per il commissario alla concorrenza passeranno tutti i dossier europei più importanti su cui l’Italia potrà quindi orientare le scelte della Commissione. Una partita fondamentale sarà anche quella dei funzionari apicali su cui credo l’Italia possa vantare un grande credito” chiarisce il leader grillino.
Di Maio come detto ha espresso le sue “congratulazioni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il lavoro svolto ai tavoli europei. È stata evitata una procedura di infrazione che sarebbe potuta ricadere sul Paese, per colpa del Pd. L’Italia non la meritava e l’annuncio di oggi rende giustizia all’Italia e a questo governo”.
Di Maio inoltre spiega la sua posizione sulle nomine. “Non mi fa impazzire” afferma, la nomina ai vertici europei di “due fedelissime di Merkel e Macron“, e che Germania e Francia l’abbiano vinta ancora una volta”, ma “spero che non diventino due regine dell’austerity”. In ogni caso “se qualcuno pensa di farci chinare la testa nominando la Lagarde prende un abbaglio. Noi andiamo avanti per la nostra strada”.
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Arrivano altre parole da parte di Luigi Di Maio sulla questione delle nomine Ue e, in generale, sui prossimi passi politici del governo in tal senso, anche alla luce dei discorsi sulla scongiurata scure della procedura di infrazione.
“Per il commissario alla concorrenza passeranno tutti i dossier europei più importanti su cui l’Italia potrà quindi orientare le scelte della Commissione. Una partita fondamentale sarà anche quella dei funzionari apicali su cui credo l’Italia possa vantare un grande credito.”, afferma Di Maio che, poi, chiarisce in modo ulteriore quelle che sono le priorità prossime, o meglio quelle che sono le cose che interessano “ai cittadini italiani in questo momento.”, dice.
E le elenca: dal salario minimo al taglio delle tasse perchè “in Italia si è aspettato fin troppo tempo”: senza dimenticare “gli investimenti per nuove infrastrutture, dove realmente servono, partiranno” e ancora la “scuola e sanità” che “devono essere tutelate come asset strategici”. E infine i migranti: “non resteremo in silenzio, ora tocca agli altri.”
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