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Di Maio tuona con la Ue: no alla manovra

Sulla falsariga di quanto ha affermato il partner di governo Matteo Salvini, anche il leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio ha usato parole molto esplicite circa le evoluzioni che derivano dai responsi che sono sopraggiunti da Bruxelles e dalla Commissione Ue che si è occupata dei conti italiani, indicando la strada della procedura tanto osteggiata.

Per il numero uno dei grillini, fresco peraltro di conferma tramite il voto della base sulla piattaforma Rousseau a seguito del flop nelle elezioni Europee, ha ribadito alcuni concetti attorno ai quali si era soffermato in precedenza. “Educati con l’Ue, ma nessuna manovra correttiva“, ha detto in sintesi il vice premier.

Di Maio: educati con Ue, ma nessuna manovra correttiva

Il vicepremier Luigi Di Maio è piuttosto esplicito sul tema. “Nella lettera di Bruxelles anche cose assurde: ci impediscono di fare investimenti, poi dicono che ne facciamo pochi. Escluso tagli alle misure sociali”.

A dare ecco alle sue parole, anche quelle del premier Conte che dal Vietnam fa sapere: Quota 100 e reddito di cittadinanza saranno realizzati integralmente. In questo senso, i tre leader del governo sono concordi: Salvini, Conte e Di Maio fanno gruppo contro l’Europa e i suoi ammonimenti.

Aggiornamento ore 7.19

Per Luigi Di Maio la situazione attuale è chiara e netta. Il governo italiano pensa a una relazione “educata” con la Commissione Ue, nonostante le minacce di una procedura d’infrazione ma chiarisce come non ci sarà “alcuna manovra correttiva”. E come detto da Conte, sia Quota 100 che reddito di cittadinanza non si toccheranno, né verranno ridimensionati. Non sono neppure previsti tagli a servizi sociali e pensioni.

E’ il leitmotiv della maggioranza gialloverde, ricompattata in queste ore dopo le parole di Conte sulla unità di intenti. E lo ribadisce il vice premier Luigi Di Maio intervenendo a “Radio Anch’io”. Di Maio è stufo delle intrusioni e, peraltro, paventa colpe ai politici francesi per l’annullamento dell’alleanza Fca-Renault.

Parole nette, contro l’Europa, quelle di Di Maio: “La lettera dell’Europa ci dice delle cose da fare, noi dobbiamo rispondere con educazione ma non siamo disposti a fare come si è fatto negli ultimi anni, cioè tagliare i servizi ai cittadini”. E nello specifico: “Questa è una procedura di infrazione che inizia sul debito del 2018, quando ancora il reddito di cittadinanza e Quota 100 non c’erano. Nel 2018 vigeva la legge di bilancio di Gentiloni“.

Aggiornamento ore 11.32

Ma oltre alle procedure di Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza, il governo chiarisce, per bocca dei suoi leader, come anche la flat tax non verrà toccata, pur essendo il sostanziale obiettivo di Bruxelles. Lo dice il premier Conte, a margine degli impegni di stato in Vietnam e Di Maio corrobora a grandi linee le intenzioni del governo italiano.

“Io avevo apprezzato il presidente della Commissione Juncker quando disse che le politiche di austerità imposte alle Ue erano state troppe dure. Però con la lettera che mandano all’Italia dimostrano di aver avuto un comportamento elettorale, non c’è un vero e proprio ripensamento delle politiche di austerity“.

Come detto, Di Maio parla anche della manca fusione tra Fca e Renault. Per Di Maio c’è un approfondimento da fare al riguardo: “Questo dimostra che quando la politica cerca di intervenire nelle procedure economiche non sempre fa bene. Poi non mi esprimo ulteriormente, perché se Fca Chrysler ha ritirato la proposta non ha visto la convenienza o altro”.

Aggiornamento ore 14.00