Una sconfitta umiliante che tuttavia “non ferma il governo” il quale, “lavora per portare avanti il programma. Sto lavorando per far durare il governo altri tre anni e poi per farlo valutare dagli italiani, il voto arriverà. Saranno gli italiani, a quel punto, a dire se avremo lavorato bene o male. Al governo siamo una squadra, si vince e si perde insieme. Questo governo è nato quest’estate, ha mantenuto la promessa sul taglio dei parlamentari e la promessa di evitare l’aumento dell’Iva, ha approvato misure che nei prossimi mesi daranno frutti e miglioreranno la vita degli italiani, ma ora – ribadisce – serve innovare e migliorare il programma, perché ci possono essere delle migliorie”.
Ci sono volute diverse ore e un comunicato postato su Facebook prima che Di Maio affrontasse i giornalisti. Una pausa legittima, soprattutto alla luce sì di una alleanza azzardata ma, non da meno, anche rispetto ad una leadership interna al M5s che, in termini di gradimento, inizia pericolosamente a ‘scricchiolare’. E davanti ai microfoni di SkyTg24 il leader pentastellato la prende da lontano “Voglio innanzitutto fare gli auguri alla nuova governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, per me il voto è sacro e non si discute”, dice subito. Poi, entrando nell’analisi, l’attuale ministro degli Esteri afferma che quello tentato in Umbria, “era un esperimento. Non ha funzionato questo esperimento. Tutta la teoria per cui si diceva che se ci fossimo alleati con un’altra forza politica saremmo stati un’alternativa, non ha funzionato. Abbiamo visto che si tratta di una strada non praticabile”.
Alla domanda se ha sentito il leader della Lega esclamare ‘ma più con il M5s’, Di Maio non si fa trovare certo impreparato: “Le dico di più, Salvini è l’ultima cosa a cui penso“. Ed ora, in vista di altri appuntamenti elettorali – Calabria ed Emilia Romagna – che il suo movimento non può minimamente di fallire, Di Maio assicura che “ci sarà un incontro con gli eletti M5S di entrambe le Regioni” anche perché, è ormai abbastanza evidente che “la terza via, secondo me, il Movimento la può creare al di fuori dei due poli, non entrando nei due poli” perché, ribadisce, “va meglio quando va da solo”.
Tornando poi alla situazione politica e, in particolare, all’appena approvata manovra, tiene a sottolineare che “questo testo deve definire dove vanno i soldi per le famiglie che fanno i figli, quale sia lo strumento per erogare le risorse. C’è la questione delle partite Iva, bisogna capire a chi va il taglio del cuneo fiscale e poi c’è tutta la questione legata ai meccanismi plastic tax. Non vorrei trasmettere un messaggio sbagliato: sono d’accordissimo con la sugar tax e la plastic tax, ma altri tipi di intervento sulle entrate vanno visti bene e avremo modo di discuterne”.
Max