Sono diversi i temi trattati mediaticamente in queste ore dal ministro Di Maio. Dai migranti a Regeni, passando per Autostrada.
In merito alla decisione del governo di togliere le concessioni ad Autostrade dopo il crollo del pont di Genova, Di Maio afferma che “siamo a buon punto per la revoca delle concessioni”. Poi indica: “A tanti giorni dal crollo di ponte Morandi non ho ancora sentito una parola dei Benetton. È un fatto di umanità. A gente con questa disumanità non metterei in mano nemmeno questa sedia, figuriamoci le autostrade su cui viaggiavano gli italiani”.
A questo è legato il tema delle grandi opere. Per la famosa opera del gasdotto Tap, il ministro dello Sviluppo economico sostiene: “Siamo stati No Tap e rimaniamo tali”. Ma assicura: “Troveremo una soluzione con la Lega”. Altro giro, altra corsa: accoglienza dei migranti, argomento delicato e caldo. Di Maio si sofferma sulle truffe del settore: “Da ora in poi tutto il sistema di accoglienza deve rendicontare i soldi spesi. Lemergenza è ancora limmigrazione fuori controllo causata da chi fa business. Questo è il fallimento di un sistema fatto non per aiutare, ma per fare soldi che poi sono finiti nelle casse dei partiti”.
Altro capitolo è largomento sul caso Regeni. “Si potranno normalizzare i rapporti con lEgitto di al-Sisi solo dopo una svolta sul caso Regeni”, sostiente il vicepremier, altrimenti “si tornerà nei rapporti come erano prima”.