Svolta in termini di rasserenamento di animi e di unità di intenti in seno alla maggioranza di governo. Questo, almeno, è quello che emerge nelle ultime ore, quelle immediatamente successive allo sfogo del premier Giuseppe Conte e alle sue paventate minacce di dimissioni. Ore nelle quali, complice l’intesa sullo sblocca-cantieri, tra i due vice premier e leader del governo sembra tornata un’aria di generale distensione.
A chiarirlo, in modo eloquente, è stato in ordine di tempo Luigi di Maio. Il numero uno del Movimento Cinque stelle, confermato peraltro dopo gli esiti della consultazione della base grillina tramite piattaforma Rousseau, ha detto chiaro e tondo al presidente Mattarella al Quirinale: “Questo Governo vuole andare avanti”.
Dopo l’aut-aut di Conte, Di Maio chiarisce tutto con Mattarella
Il leader M5s prende spunto dall’ultimatum di Conte e, verso Mattarella, espone con chiarezza la propria posizione: quella che porta alla continuità di questa attuale amministrazione governativa. Del resto, una prima prova concreta di questo aspetto arriva proprio dallo Sblocca-cantieri.
In questo senso, la chiamata all’unità interna del premier Conte ha sortito l’effetto che in seno alla maggioranza nutrivano, ovvero quello di un accordo tra M5s e Lega. Conte aveva detto: “Salvini e Di Maio chiariscano se vogliono proseguire nello spirito del contratto” e in effetti così pare esser stato mostrato dall’intesa sul provvedimento. Poi, appunto, le parole di Luigi Di Maio.
Aggiornamento ore 06,31
Nelle ore tese in cui i problemi di coesione governativa si mescolano a quelli, più pragmatici e stringenti delle conseguenze a cui l’Italia andrà incontro sul fronte economico finanziario a seguito degli ammonimenti della Ue, la dichiarazione di armonia circa la stabilità di governo da parte di Di Maio sembra essere un messaggio ai naviganti prima ancora che agli astanti.
Luigi Di Maio sale al Quirinale e lo fa in seguito alla conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del quale è emersa l’urgenza, da parte del capo del governo gialloverde, di mettere fine alle divergenze.
Non era certo un incontro messo in agenda: ma il numero uno del Movimento 5Stelle ha varcato la soglia per dare prova circa la volontà, da parte del M5s, di proseguire con questo governo, rinnovando la propria piena fiducia verso il premier.
“Gli ultimi mesi sono andati come sono andati, ma ora è il momento di dare stabilità al Paese”, ha detto. Mattarella ha preso coscienza di quanto detto da Di Maio, che ha anche preso coscienza delle posizioni moderate e propositive di Matteo Salvini. Potrebbe però non bastare.
Come sarebbe emerso, secondo indiscrezioni, dalle esigenze del Colle, nelle prossime giornate e nei prossimi appuntamenti risiederebbero le prove più corpose circa il sostanziale impegno, da parte della maggioranza, di proseguire davvero, e di farlo in termini di coesione.
Aggiornamento ore 08.49
Mattarella sarebbe preoccupato circa un certo rallentamento dell’agenda di governo, che secondo alcune interpretazioni politiche sarebbe l’effetto delle campagne elettorale, compresi i ballottaggi di domenica, che avrebbero assunto una posizione in qualche modo prioritaria. Continuare al governo, però, come sarebbe emerso dall’incontro tra Di Maio e il Presidente, implica allinearsi verso una ‘leale collaborazione’.
In poche parole il presidente avrebbe chiesto una accelerata verso la situazione legata al quadro economico dopo gli ammonimenti di Bruxelles.
“Dovremo necessariamente adesso affrontare il tema della legge di bilancio che non prevede solamente degli accordi di maggioranza, ma la compattezza del governo per riuscire ad affrontare una grande sfida”, avrebbe fatto intendere il numero uno dei grillini.
Una manovra complicata, come sostiene Conte, in cui Lega sia M5S vorrebbero collocare la flat tax, finanziata in deficit. Chiaramente, il Quirinale, per prassi, non entra nelle azioni dell’esecutivo, ma avrebbe chiesto una ponderazione approfondita circa i passi da compiere anche in tal senso.
Intanto, dal conto suo, anche il premier si posiziona in una ubicazione d’attesa, anche se più rasserenata. Il presidente del Consiglio Conte, stando a fonti di Palazzo Chigi, avrebbe visto “positivamente il fatto che dopo la sua conferenza stampa i leader delle due forze di maggioranza siano tornati a parlarsi: il ritorno al dialogo è una buona premessa per procedere nella giusta direzione”.
Aggiornamento ore 10,44