Luigi Di Maio non molla la presa dal caso giudiziario che ha investito il sottosegretario Armando Siri, ribadendo ancora una volta la sua posizione e quella del Movimento 5 Stelle. Ovvero, che sono necessarie le dimissioni per il senatore della Lega. “La cosa più importante – ha ribadito il vice premier – è rimuovere questo sottosegretario che getta ombre sul governo”. Il ministro Luigi Di Maio lo ha dichiarato al Gr1, tornando sul caso Siri, il sottosegretario leghista indagato per corruzione, dopo i battibecchi di ieri fra Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle.
Di Maio: “Nessun rimpasto o crisi di governo”
Di Maio sottolinea ancora una volta la necessità che il sottosegretario Siri si dimetta, e il vice premier dichiara di non pensare di andare ad una conta con la Lega nel prossimo consiglio dei ministri, previsto per mercoledì. Sulle eventualità di una crisi di governo, o di andare verso un rimpasto in seguito ai risultati delle europee, Di Maio ha detto: “Non abbiamo mai parlato né di rimpasti né di crisi di governo. Noi non abbiamo nessuna strategia verso Salvini. Semplicemente il tema Siri riguarda la corruzione e addirittura si parla di mafia. Su questa roba noi non possiamo transigere”.
Altro tema caro alla retorica della Lega, quello della castrazione chimica, proposta dal Carroccio come pena per i delitti di stupro e pedofilia. Di Maio su questo punto ha dichiarato: “Propongono la castrazione volontaria. Mi sembra una presa in giro. Secondo noi i violentatori devono andare prigione e si deve buttare la chiave…”. Nel frattempo Matteo Salvini non lesina certo attacchi ai colleghi di governo del Movimento 5 Stelle, durante la sua campagna elettorale per le europee. Al Movimento il vice premier leghista dà una vera stilettata “Un conto è il confronto politico, un contro è il tiro al bersaglio. Tappatevi la bocca, mettetevi a lavorare e smettetela di insultare e minacciare il prossimo”, ha dichiarato ieri durante un evento elettorale a Roma.