Il gruppo Deutsche Post Dhl, spinge sulla decarbonizzazione e prevede un investimento di 7 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per ridurre le emissioni di CO2: la ricerca di carburanti alternativi per il settore aereo e marittimo, l’aumento di veicoli elettrici a emissioni zero e la riqualificazione e progettazione di nuovi edifici a basso impatto ambientale sono i principali obiettivi dell’investimento. Una logistica sostenibile, dallo sviluppo e utilizzo di nuovi biocarburanti a nuove partnership per ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente.
Uno studio del Parlamento Europeo stima che il trasporto aereo e marittimo produrranno rispettivamente il 22% e il 17% delle emissioni globali di CO2 nel 2050 (il 40% se considerati insieme). “Come attori protagonisti dell’industria logistica, è nostra responsabilità guidare il mercato verso un futuro sostenibile”, afferma Mario Zini, amministratore delegato di Dhl Global Forwarding Italia.
Il Gruppo si pone obiettivi ambiziosi. Gli esperti di Dhl prevedono 46 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio nel 2030 se non si adottano subito nuove misure. Nel 2020, le emissioni di carbonio prodotte toccavano i 33 milioni di tonnellate; oggi, l’azienda si impegna a ridurre ulteriormente le emissioni annuali di CO2 a meno di 29 milioni di tonnellate entro il 2030, nonostante l’inversione di tendenza che riguarda le attività logistiche di tutto il mondo.
Con questo obiettivo, il gruppo ha stanziato 7 miliardi di euro. Per le brevi distanze e le consegne dell’ultimo miglio, Dhl continua a portare avanti l’elettrificazione dei veicoli. Entro il 2030, il 60% dei veicoli utilizzati per le consegne last mile in tutto il mondo sarà alimentato elettricamente per un totale di oltre 80mila veicoli elettrici sulla strada (il 18% nel 2020).
A proposito del trasporto merci globale, gli investimenti riguarderanno soprattutto il trasporto aereo. Dhl Global Forwarding sta promuovendo lo sviluppo e l’utilizzo di carburanti prodotti con energie rinnovabili: entro il 2030 almeno il 30% del fabbisogno di carburante per il trasporto aereo e di linea dovrà essere coperto da carburanti sostenibili. Lo sviluppo di nuovi carburanti è affiancato alla ricerca di nuove partnership: è questo il caso della collaborazione con la compagnia aerea statunitense United Airlines e il nuovo programma Eco-Skies Alliance SM. Insieme ad altri leader del settore, è previsto l’acquisto di 3,4 milioni di galloni di carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) in grado di ridurre le emissioni di quasi l’80% rispetto a un carburante convenzionale.
“Carburanti sostenibili e puliti sono alla base di una logistica a basso impatto ambientale – sottolinea Mario Zini – Soprattutto per quanto riguarda il trasporto aereo, i carburanti alternativi possono essere una svolta nell’intento di ridurre le emissioni di CO2. Per questo motivo ci impegneremo ancora più intensamente e rafforzeremo lo scambio tra settore e settore per sviluppare una strategia multisettoriale nel rispetto di standard globali”.
Impegno anche sul fronte delle spedizioni via mare. Dal 1 gennaio 2021 l’azienda ha ridotto le emissioni di anidride carbonica per tutte le spedizioni marittime con carichi less-than-container load (Lcl), grazie all’utilizzo di biocarburanti marittimi. Senza alcun costo aggiuntivo per i clienti, il combustibile pesante, normalmente utilizzato, viene sostituito con biocombustibili marini sostenibili a bordo di navi porta container preselezionate. Dhl Global Forwarding dispone di un programma di valutazione dei fornitori GoGreen, che consente ai vettori di dare la preferenza a veicoli con le migliori performance ambientali.
L’azienda ha dato il via a una nuova roadmap per una logistica sempre più sostenibile, in cui sono stati definiti nuovi investimenti in base ai fattori Esg (Environment, Social, Governance) in cui, oltre ad aver tenuto conto degli aspetti di natura ambientale, sono state definite nuove misure in termini di responsabilità sociale d’impresa e Governance.
Il Gruppo Deutsche Post Dhl si impegna per una logistica sostenibile da quasi 15 anni, a partire dal 2008 quando ha iniziato a adottare le prime misure per migliorare l’efficienza delle emissioni di CO2. Nel 2017 Dhl è diventata la prima azienda logistica al mondo a fissare l’obiettivo di ridurre a zero le proprie emissioni di gas serra entro il 2050. Per farlo, le divisioni del Gruppo Deutsche Post Dhl hanno ideato soluzioni innovative per rendere le supply chain di tutto il mondo più sostenibili e aiutare le aziende-clienti a raggiungere i loro obiettivi ambientali.
“Strategy 2025 è stato il programma che ha messo al centro della filosofia aziendale la sostenibilità – spiega Zini – Globalizzazione, digitalizzazione, e-commerce e sostenibilità sono i quattro key driver che danno vita a Strategy 2025 e l’emergenza sanitaria che stiamo affrontando ha senz’altro rafforzato queste tendenze. La sostenibilità è la sfida più incalzante del nostro tempo, e con la nuova roadmap vogliamo intensificare i nostri sforzi e portare avanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”.