Un giovane detenuto di origine pugliese, appena maggiorenne, è riuscito a fuggire dall’Istituto Penale per Minorenni di Bologna nella tarda serata di ieri, mentre si trovava presso l’ospedale Sant’Orsola per accertamenti medici. L’evasione, avvenuta sotto una ridotta scorta, ha scatenato preoccupazioni per le condizioni del sistema carcerario minorile in Italia. Il giovane era stato trasportato in ospedale a seguito di un’aggressione subita la mattina stessa da altri detenuti. Questo episodio ha nuovamente acceso il dibattito sulla crisi che affligge le strutture penitenziarie italiane. Secondo quanto dichiarato dal Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, il caso evidenzia il deterioramento del sistema carcerario, già duramente provato da problemi strutturali e gestionali.
L’evasione del detenuto è avvenuta in circostanze particolarmente critiche. Il giovane, recluso presso l’Istituto Penale per Minorenni di Bologna, era stato portato all’ospedale Sant’Orsola per ricevere cure mediche dopo un’aggressione all’interno del carcere. Durante la permanenza in ospedale, approfittando di una scorta ridotta, è riuscito a scappare dalla sorveglianza. Questo evento solleva importanti interrogativi sulla sicurezza delle strutture ospedaliere e sui protocolli adottati per il trasferimento dei detenuti, soprattutto quando sottoposti a cure mediche fuori dai centri di detenzione.
Il giovane avrebbe terminato di scontare la sua pena tra poche settimane, un dettaglio che sottolinea la gravità della situazione, poiché la fuga avviene a ridosso della sua liberazione. Ciò mette in discussione l’efficacia delle misure di controllo e la gestione dei detenuti in condizioni di fragilità o di imminente rilascio.
Aggiornamento ore 11.00
Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha espresso profonda preoccupazione per l’evasione, definendola l’ennesimo segnale di una crisi sistemica del sistema carcerario italiano. De Fazio ha sottolineato come l’attuale governo si sia trovato a gestire un’eredità di malfunzionamenti e degrado che dura da decenni, ma ha anche aggiunto che la situazione è peggiorata significativamente negli ultimi due anni.
Secondo i dati forniti da De Fazio, i principali problemi includono l’aumento vertiginoso del sovraffollamento nelle carceri, l’incremento dei suicidi tra detenuti e agenti penitenziari, e un drammatico raddoppio delle aggressioni alla Polizia Penitenziaria. Inoltre, la carenza di personale e le evasioni in crescita contribuiscono a rendere insostenibile la situazione, tanto che De Fazio ha parlato di un “clima esplosivo” all’interno delle strutture detentive italiane.
Aggiornamento ore 11.30
La UILPA Polizia Penitenziaria ha chiesto interventi urgenti e concreti da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del Governo Meloni per affrontare la crisi. Tra le misure proposte vi sono la riduzione del sovraffollamento carcerario, il miglioramento dell’assistenza sanitaria e psichiatrica per i detenuti, e un potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria, che attualmente si trova sotto organico.
De Fazio ha inoltre richiesto una riorganizzazione complessiva del sistema penitenziario, evidenziando come la politica debba intervenire per garantire condizioni più vivibili all’interno delle carceri, sia per i detenuti sia per il personale. In particolare, si pone l’accento sulla necessità di migliorare la sicurezza all’interno delle strutture, soprattutto in quelle destinate ai minorenni, come l’Istituto Penale per Minorenni di Bologna, dove è avvenuta l’evasione.
Aggiornamento ore 12.00