(Adnkronos) –
AbbVie annuncia che l’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha approvato la rimborsabilità in Italia di Rinvoq* (upadacitinib) per il trattamento di pazienti adulti con dermatite atopica, la più comune malattia infiammatoria cutanea. Upadacitinib – si legge in una nota – ha dimostrato un miglioramento rapido e significativo dell’eczema e una riduzione del prurito rispetto al placebo alla settimana 16 o prima. I benefici clinici si mantengono costanti nel tempo. Questa è la quarta indicazione rimborsata per upadacitinib in Italia.
“Accogliamo con favore l’ottenimento della rimborsabilità di upadacitinib da parte di Aifa – afferma Mario Picozza, presidente Andea, Associazione nazionale dermatite atopica – un trattamento capace di modificare il decorso della dermatite atopica. Ci auguriamo anche che tutte le Regioni italiane favoriscano il più rapidamente possibile l’accesso a questo nuovo trattamento in grado di migliorare la vita delle persone affette da una patologia spesso invalidante, capace anche di incidere sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali”.
La dermatite atopica è una “malattia infiammatoria cronica della pelle molto frequente – spiega Francesco Cusano, presidente Adoi, Associazione dermatologi ospedalieri italiani – Si manifesta con arrossamenti e prurito, spesso intenso e a volte incontrollabile, che possono avere un impatto dirompente sulla qualità di vita a causa di una sintomatologia veramente molto invalidante. La ricerca negli ultimi anni ha fatto grandi progressi consentendo di sviluppare soluzioni terapeutiche più mirate, selettive ed efficaci come upadacitinib. I medici e i pazienti hanno bisogno di queste terapie innovative per trattare e gestire meglio una malattia così complessa e multifattoriale come la dermatite atopica”. La dose raccomandata di upadacitinib nella dermatite atopica degli adulti è di 15 o 30 mg una volta al giorno (sulla base delle caratteristiche del paziente), e di 15 mg una volta al giorno per gli adulti di età pari o superiore ai 65 anni. Upadacitinib può essere usato con o senza corticosteroidi topici.
“Come per altre malattie, anche per la dermatite atopica il dermatologo deve adeguare il trattamento al singolo paziente in base alla gravità del quadro clinico, all’età del paziente e al suo stato di salute generale – sottolinea Giuseppe Monfrecola, presidente Sidemast, Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse – Lo scopo è quello di ridurre i segni della malattia e il prurito che compromettono fortemente la qualità della vita dei pazienti. In Italia è ora disponibile un inibitore delle Janus chinasi (inibisce preferenzialmente Jak1 e Jak1/3), denominato upadacitinib, la cui assunzione è prevista una volta al giorno per via orale”.
“Negli studi clinici – aggiunge Monfrecola – upadacitinib ha dimostrato di agire rapidamente sia sul prurito che sulle lesioni cutanee, con un profilo di sicurezza consistente con quanto già osservato nelle altre indicazioni terapeutiche. Inoltre, è stato osservato che i benefici clinici si mantengono costanti nel tempo anche grazie al fatto che la somministrazione per via orale presenta evidenti vantaggi in termini di aderenza alla terapia”.
La Commissione europea – ricorda la nota – aveva approvato upadacitinib nel settembre 2021 grazie ai risultati di uno dei più ampi programmi di sviluppo di fase 3 nella dermatite atopica, che ha coinvolto oltre 2.500 adulti e adolescenti con malattia di grado da moderato a severo. Gli studi hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di upadacitinib in monoterapia e in associazione con corticosteroidi topici confrontati con il placebo. Scoperto e sviluppato da AbbVie, upadacitinib è un inibitore selettivo e reversibile di Jak attualmente studiato in diverse patologie infiammatorie immunomediate. Nei campioni cellulari umani, upadacitinib inibisce preferenzialmente il segnale Jak1 o Jak1/3 con una selettività funzionale rispetto a quella dei recettori delle citochine che avviene tramite coppie di Jak2.