(Adnkronos) – “Non ho mai detto di essere indagato dalla Procura di Marsala (Trapani), come ha scritto qualcuno. Io sono stato raggiunto da un avviso di garanzia dalla Procura di Caltanissetta con l’accusa di diffamazione, per giunta aggravata. Quindi, da Marsala non può essere arrivata nessuna smentita, perché io non ho mai detto di essere indagato da quella Procura. Detto questo, ribadisco di non avere mai fatto una critica ai magistrati di Marsala. Ho solo chiesto che si occupino di ritrovare la piccola Denise Pipitone”. A parlare con l’Adnkronos “per fare chiarezza” è il giornalista Milo Infante, conduttore della trasmissione di Rai2 “Ore 14”, replicando così alle notizie secondo cui sarebbe stato indagato dalla Procura di Marsala. “Mai detto – spiega – queste sono fake news che non fanno bene al giornalismo”. “Ha ragione Piera Maggio, quando dice, esprimendomi solidarietà per il mio avviso di garanzia, che le stanno facendo terra bruciata attorno”. Insieme con Infante sono indagati anche altri giornalisti.
Il conduttore Rai ribadisce: “Nessuno di noi ha mai parlato di Marsala, non è facile sbagliarsi. E’ scritto sull’avviso di garanzia che mi è stato notificato che a indagare è Caltanissetta. E’ semplicemente frutto di cattivo giornalismo”. Infante è indagato dalla Procura di Caltanissetta perché le persone che si ritengono offese dalla presunta diffamazione sono dei magistrati, appunto di Marsala. E per competenza territoriale, quando ci sono dei magistrati tra le parti offese o tra gli indagati, ad occuparsene è un’altra Procura. In questo caso quella di Caltanissetta.
“Io il 16 marzo scorso, cioè più di un mese fa, ho fatto un post in cui ho scritto che mi è stato notificato l’avviso di garanzia – spiega ancora Infante – Ho letto ‘Procura di Caltanissetta’ e ho subito capito chi mi ha querelato. Chi si è ritenuto diffamato, addirittura in maniera ‘aggravata’. Dunque, ho fatto il post in cui non parlo assolutamente delle procure ma dico che i magistrati invece di indagare sui giornalisti dovrebbero indagare per cercare Denise. Uno sfogo emotivo mio, ho detto solo: “Cercatela sta bambina”. Peraltro, non sono il solo a essere indagati, ci sono altri colleghi. C’è un’attività in corso”.
“Non so chi sia stato il primo a rilanciare la notizia dicendo che a indagare è la Procura di Marsala. Io non ho mai detto di essere indagato dalla Procura di Marsala, lo ripeto ancora”, dice il giornalista Rai Milo Infante. E poi conclude: “Io, comunque, non riesco a vedere la diffamazione, bisogna capire, non so dire davvero il motivo della querela. Ma so che alcuni giornalisti su questa vicenda hanno dato una prova di superficialità”.