Casi di Dengue in Italia: la ‘febbre spaccaossa’, fa paura. Cos’è la malattia? Quali i sintomi? Come si prende? Come si cura?
Il ministero della Salute ricorda che la Dengue “si trasmette attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes. Si tratta di una malattia febbrile che colpisce neonati, bambini e adulti con sintomi che compaiono 3-14 giorni dopo la puntura infettante”.
La puntura di zanzare infette causa una malattia simil-influenzale grave e, a volte una complicanza letale chiamata dengue grave, conosciuta come febbre emorragica dengue.
Una persona colpita dal virus dengue manifesta da febbre lieve a invalidante, forte mal di testa, dolore agli occhi, muscolari e articolari e rush cutaneo.
Si dovrebbe sospettare di dengue quando una febbre elevata (40°C) è accompagnata da forte mal di testa dolore dietro gli occhi, nausea, vomito; ghiandole gonfie; dolori muscolari e articolari ed eruzione cutanea. I sintomi solitamente durano per 2-7 giorni.
Non esiste un trattamento unico per la febbre dengue. I pazienti dovrebbero consultare un medico, restare a riposo e bere molti liquidi. Da evitare alcuni farmaci antipiretici (acido acetilsalicilico – aspirina e ibuprofene), che, a causa della loro azione sulla coagulazione del sangue, potrebbero favorire la comparsa di manifestazione emorragiche.
Per ridurre la febbre e i dolori articolari può essere assunto paracetamolo.
