(Adnkronos) – A meno di due settimane dal possibile default Usa, sono ripresi nella tarda serata di ieri i negoziati fra la Casa Bianca e i parlamentari Repubblicani per stabilire il tetto del debito federale dopo una breve rottura delle trattative in mattinata.
Lo ‘speaker’ della Camera Kevin McCarthy ha annunciato di aver richiamato al Capitol i negoziatori che solo poche ore prima avevano lasciato il tavolo denunciando che la Casa Bianca non accetta tagli significativi alla spesa federale. Fonti della Casa Bianca hanno confermato la ripresa delle trattative. Le parti si sono riunite per 90 minuti prima di lasciare il Capitol, ma solo per continuare a lavorare altrove la notte.
La questione cruciale è quella dei limiti alla spesa per il prossimo anno fiscale, che inizia a ottobre. McCarthy chiede il taglio di 100 miliardi di dollari dai bilanci delle varie agenzie in cambio del sostegno dei Repubblicani per sollevare il tetto del debito, attualmente a 31,4 trilioni di dollari, soglia raggiunta lo scorso gennaio. I democratici sostengono che una tale drastica riduzione danneggerebbe l’economia e ridurrebbe servizi essenziali per le famiglie e le imprese.
La segretaria del Tesoro Janet Yellen ha adottato misure straordinarie per far tornare i conti ma ha avvertito che il tempo sta scadendo e che il suo dipartimento potrebbe rimanere senza contanti a partire dal primo giugno. A meno che il Congresso agisca per alzare il tetto del debito.