Cig gratuita anche dopo l’1 luglio in cambio dell’impegno a non licenziare. E’ quanto spiegano fonti del Governo ricordando che, in assenza dell’intervento dell’esecutivo, l’industria e l’edilizia sarebbero tornate alla normalità dal primo luglio, ovvero dovrebbero usare la loro cig ordinaria che ha un costo di funzionamento del 9-15% della retribuzione e avrebbero la libertà di licenziare.
L’intervento del Governo prevede invece, in linea con tutti gli altri Paesi europei che da sempre hanno preso questa strada, di garantire la cig gratuita anche dopo l’1 luglio – le aziende non avrebbero la possibilità di scelta tra usare la cig a pagamento o quella gratuita, se la prende deve essere quella gratuita – in cambio però dell’impegno a non licenziare nessun dipendente.
Insomma, diversamente da ora quindi dopo il primo luglio non si tratterebbe più di un divieto assoluto di licenziamento (perché un’azienda che non voglia chiedere la cig è libera di licenziare) ma di un forte incentivo a non farlo (perché il ricorso alla cig è gratuito per l’azienda). Tutto questo, comunque, vale solo per industria e edilizia, per i servizi il divieto totale di licenziamento (per tutte le aziende sia che usino cig sia che non la usino) vale fino a fine ottobre e cig gratuita fino a fine anno.
Fino al 30 giugno c’è la cassa integrazione covid gratuita e divieto di licenziamento totale per tutte le aziende, sia quelle che usano cig sia quelle che non la usano.