Decreto sicurezza bis, scontro Toninelli e Salvini

Il decreto sicurezza bis è terreno di scontro fra le anime del governo, con le nuove schermaglie fra il ministro Toninelli e il vice premier Matteo Salvini. Il primo ha annunciato che il provvedimento dovrà slittare dopo le elezioni europee, e la cosa non è stata gradita dal leader del Carroccio, che sottolinea come la lotta alla criminalità organizzata non può attendere le interruzioni elettorali.

Decreto sicurezza bis, le schermaglie fra i due ministri

 “Abbiamo il decreto crescita alla Camera e lo Sbloccacantieri al senato: è evidente che le camere devono impegnarsi a fare questo. Dopo le elezioni e dopo l’approvazione di questi due decreti fondamentali per il governo valuteremo con serenità, e stando attenti a tutti i livelli del diritto, anche il decreto sicurezza bis” ha dichiarato il ministro delle infratrutture, Toninelli, annunciando lo slittamento. La replica di Matteo Salvini non si è fatta attendere: “Non penso che la lotta alla camorra conosca pause elettorali. E le coperture ci sono. Il decreto sicurezza bis è pronto, lunedì va in Consiglio dei ministri” ha dichiarato il ministro dell’Interno.
Nel pre consiglio dei ministri ci sarà quindi il decreto sicurezza bis. Il provvedimento dovrebbe essere incluso all’ordine del giorno del prossimo cdm, con la convocazione del provvedimento voluto da Matteo Salvini.

Novità nel decreto sicurezza bis: cambiano le multe previste per chi soccorre migranti in mare. Da adesso sarà possibile sanzionare le navi per un ammontare da 20mila a 50mila euro. Si tratta di un elemento nuovo che viene fuori dalla bozza del decreto sicurezza bis, prossimamente esaminato dal preconsiglio. La sanzione prevista nella bozza precedente, quella che riguardava una multa da 3500 a 5500 euro per il singolo migrante trasportato, viene quindi rimossa e soppiantata da una sanzione cumulativa di valore maggiore.

Aggiornamento ore 11.50

Altra novità nel decreto sicurezza che salta fuori dalla bozza del testo: sarà possibile espellere gli stranieri che debbano “scontare una pena detentiva, anche residua, non superiore a quattro anni”. Anche questo nuovo strumento sarà discusso in preconsiglio, e andrebbe ad ampliare la pletora di persone di nazionalità straniera condannate in Italia che possono essere espulse. Secondo la legge attualmente in vigore, è possibile espellere solo chi debba scontare fino a due anni, mentre con la nuova versione si raddoppierà la pena, in quanto non sarà più necessario aspettare che la pena residua da scontare sia di 2 anni, potendo mandar via anche chi abbia ancora quattro anni di carcere.

Aggiornamento ore 14.30

Un fondo per i rimpatri presso la Farnesina, con disponibilità di due milioni per il 2019. Si tratta di un altra novità che è possibile conoscere dalla bozza del decreto sicurezza bis proposta dal Ministero dell’Interno e che andrà in discussione domani in preconsiglio. I fondi per questo scopo potranno essere rimpinguati fino a 50 milioni annui, soldi che arriverebbero dai risparmi derivanti dalla razionalizzazione dei centri per l’immigrazione. 

Aggiornamento ore 19.32