Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha comunicato all’aula del Senato la decisione del Governo di porre la fiducia sul decreto sicurezza bis. Si vota, quindi, l’approvazione del testo licenziato in Camera sulle “disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza” senza alcuna modifica. Con la fiducia salta così l’esame dei 1.200 emendamenti presentati.
Aggiornamento ore 16,20
L’attenzione sarà tutta sui numeri, sui 164 voti potenziali dell’asse giallo-verde, tre in più per la maggioranza assoluta. A questi andrà tolto quello di Umberto Bossi, fisicamente non presente per motivi di salute.
Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle decisi a votare contro il provvedimento. I senatori di Forza Italia e di Fratelli D’Italia, invece, decidono di “non partecipare al voto” pur rimanendo in aula. In questo modo il quorum non si abbassa. Pd, Leu, Svp, Emma Bonino (+Europa) e Riccardo Nencini (Psi) voteranno contro la fiducia.
Aggiornamento ore 16,45
Appena annunciata la fiducia, dagli scranni del Partito Democratico partono applausi di scherno, che ‘costringono’ i senatori di Lega e M5S a rispondere a tono.
Nella discussione l’ex presidente del Senato Pietro Grasso alza la propria voce. “Un passo alla volta state trasformando il tempio della democrazia in quell’aula sorda e grigia, in quel bivacco di manipoli evocato in un periodo di cui alcuni, anche qui dentro, provano nostalgia”
All’inaugurazione del nuovo hub ferroviario di Rogoredo a Milano, il ministro dell’Interno Matteo Salvini non usa mezzi termini. “Ci sono due voti su cui non si scappa: quello sul decreto sicurezza e quello sulla Tav. Lì o ci sono i si o ci sono i no. Non esistono i forse”. Il vicepremier leghista si riferisce anche alla discussione della risoluzione contro la Tav, prevista per mercoledì 7 Agosto.
Aggiornamento ore 17,15