Non solo green pass più breve e mascherine obbligatorie per arginare il covid. Nel decreto Natale, discoteche chiuse fino al 31 gennaio per il provvedimento che cancella il Capodanno in piazza in tutta Italia. Il Super green pass disegna nuova regole per bar, ristoranti, palestre e piscine: il caffè al banco è possibile solo per vaccinati o guariti, non basta il tampone negativo. Il Consiglio dei ministri ha varato il provvedimento con la stretta per arginare la diffusione dei contagi, arrivati alla cifra quotidiana di 44.595, e per cercare di rallentare la variante Omicron, che già marchia il 28% delle infezioni nel nostro paese.
“Abbiamo approvato in Consiglio dei ministri un provvedimento importante che dispone una serie di interventi sanitari per provare a rispondere alla crescita di casi che riscontriamo nelle ultime giornate e che è figlia soprattutto dell’arrivo nel nostro Paese della variante Omicron”, dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando il provvedimento. Il perno, costituito dal primo articolo, è la riduzione della durata del green pass: dal primo febbraio 2022 scenderà da 9 a 6 mesi, in linea sostanzialmente con l’efficacia media dei vaccini.
Il decreto ha un effetto immediato sulle feste, soprattutto in vista del Capodanno. Il decreto stabilisce che “fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico”. Niente Capodanno nei locali, quindi.
“Eravamo già pronti per lavorare il 31 dicembre con la speranza di compensare una parte dei 4 miliardi di euro di perdite di due anni di chiusura. Ma ecco che in poche ore tutto è stato distrutto. Ci stavamo lentamente riprendendo seguendo le regole imposte dallo stesso Governo, ma evidentemente non è bastato. Tutte le attività sono aperte, stadi, teatri, cinema, ma non le discoteche”, diceMaurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, il Sindacato dei Locali da Ballo, all’Adnkronos.
“Cosa pensate che accadrà il 31 dicembre? – si domanda Pasca -. Le persone andranno a ballare e festeggiare in luoghi abusivi, con buona pace di ogni tracciamento e misura di sicurezza. Quando si chiude un locale da ballo bisogna ricordarsi che ci sono famiglie dietro che vivono di questo lavoro. Evidentemente per questo governo siamo figli di un Dio minore. Ne abbiamo abbastanza”. “L’11 ottobre abbiamo aperto e abbiamo assunto centinaia di persone. Cosa diremo loro domani mattina? Siamo senza parole. A questo punto, visto che la decisione di chiudere è arrivata dall’oggi al domani, nello stesso breve arco di tempo ci aspettiamo una decisione sui ristori”, afferma.
Niente festa in discoteca il 31 dicembre e niente Capodanno in piazza, nelle città che avevano intenzione di organizzare eventi per l’ultima notte dell’anno. Il decreto cancella i programmi dei comuni che non avevano ancora proceduto al dietrofront autonomo, soluzione scelta negli ultimi giorni da una lunga lista di sindaci da nord a sud.
Ecco le misure del decreto:
Il green pass durerà 6 mesi e non 9, come accade attualmente. La riduzione entra in vigore dal 1 febbraio 2022. Inoltre, con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose si avvierà ad essere ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.
Scatta l’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca. Inoltre, il decreto Natale introduce l’obbligo della Ffp2 sui mezzi pubblici, ei teatri, cinema, locali all’aperto, stad. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza, estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
E’ stato stabilito che fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.
È possibile entrare per far visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato e tampone negativo oppure vaccinazione con terza dose.