“Il Governo metterà sul mercato una quota di Eni seguendo la stessa procedura adottata per Enel: il punto chiave – ha detto il viceministro dello Sviluppo, Claudio De Vincenti – è che resta una partecipazione di riferimento del pubblico perché sono tutte imprese strategiche”. Facendo riferimento a quanto già fatto su Enel, “faremo qualcosa del genere” anche su Eni. A margine della presentazione del rapporto Met 2015 sulla politica industriale e sulle imprese, De Vincenti ha sottolineato più in generale per le prossime aziende che verranno collocate che “quello che verrà messo sul mercato è limitato per mantenere un ruolo di riferimento dell’azionista pubblico”. Ma poco dopo il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato che “non è prevista la collocazione di quote Eni sul mercato” in una nota ufficiale. “Eni – aveva detto De Vincenti – ha prospettive di mercato solidissime indipendentemente dalle oscillazioni dei prezzi del greggio”. Successivamente la smentita di De Vincenti: “La risposta riportata dalle agenzie di stampa sulla eventuale cessione di una quota Enirisente in realtà di un misunderstanding: intendevo infatti riferirmi alla messa sul mercato già realizzata di una quota Enel”. A Piazza Affari il titolo, reduce da giornate pesanti dopo la presentazione del piano industriale, è ben intonato fin dall’avvio e non ha risentito né dell’ipotesi del collocamento di una quota del Tesoro, né della successiva smentita.