Insieme hanno vinto forse il titolo più prestigioso che si possa immaginare di vincere. De Rossi e Lippi, una unione che non si scinde e che prescinde idee, rivalità, passati o appartenenze, come quella che ha fatto uno la bandiera della Roma e laltro, nel passato almeno, una icona della Juventinità. Del resto, questa è la magia del calcio, che unisce nella diversità e che rende eterne amicizie legate da una vittoria che è unica, nel suo genere, come quella della coppa del Mondo. E attorno al più grande prestigio che si guadagna alzando al cielo la Coppa del Mondo appunto che tra due figure di spicco come De Rossi e Marcello Lippi, vincitori nella edizione del 2006, stringono intese senza fine.
De Rossi lascia la Roma: le parole di Lippi. Grande intesa tra lex CT e il Capitano della Roma
Ora che il rapporto tra la Roma e De Rossi si va ad esaurire per scelta della società della Roma stessa, a parlare, tra i tanti, è proprio Lippi, e lo fa con la stessa franchezza di sempre. De Rossi? Ci siamo goduti un grande campione. Se potesse finirebbe la carriera a Roma, dice lex allenatore della nazionale italiana. Lex ct della Nazionale campione del mondo nel 2006, Marcello Lippi ha toccato il tema De Rossi con grande eleganza. Sono convinto che se potesse finirebbe la carriera a Roma. È una mia impressione, non ho parlato con Daniele. Probabilmente, siccome la voglia di giocare è ancora grande, ha deciso di andare altrove per non smettere. Ci siamo goduti questa persona straordinaria, un grande campione e un ragazzo fantastico. Ma ha commesso anche lui qualche erroruccio, come lespulsione ai Mondiali del 2006. Mi dicevano che non meritava di giocare la finale ma io lo schierai e segnò anche uno dei rigori decisivi. È un giocatore molto particolare, che ha segnato tanto e si è prestato a tante soluzioni tattiche. Non vedo in questo momento altri giocatori con queste caratteristiche.