Home SPETTACOLI CINEMA De Niro, l’ex segretaria lo accusa di molestie e discriminazioni di genere

De Niro, l’ex segretaria lo accusa di molestie e discriminazioni di genere

Quando una star di livello mondiale finisce al centro di una querelle, inevitabilmente rischia di sentir scricchiolare la terra sotto i suoi piedi. Figurarsi poi se al centro della diatriba si palesano presunte molestie o discriminazioni. Ne sa qualcosa Robert de Niro, accusato dalla sua ex segretaria di “molestie e discriminazione di genere”. Graham Chase Robinson ha infatti depositato presso il tribunale di Manhattan, una denuncia circostanziata di ‘quanto subito’ che, a suo giudizio, scaturisce in una richiesta di risarcimento pari a 12 milioni di dollari. La donna ha riferito che il grande attore usava chiamarla ‘puttana’ e che senza educazione o rispetto, la trattava al pari di uno sguattero. Un trattamento che avrebbe indotto la segretaria a licenziarsi dalla Canal Production, la società dell’attore.
Sostanzialmente, ha riferito la Robinson ai media, De Niro ricorreva a continue allusioni sessuali o, ricevendola in pigiama, le chiedeva di grattargli la schiena, perché “non riesce ad accettare che uomini e donne vanno trattati allo stesso modo”.
Tuttavia c’è però da precisare che tali denunce seguono quelle che la Canal Production aveva presentato in un tribunale newyorkese due mesi prima. La società di De Niro ha accusato la Robinson di aver sperperato, usando la credit card societaria, “centinaia di migliaia di dollari” esclusivamente per spese personali. Oltretutto la segretaria, che percepiva uno stipendio annuo di ben 300mila dollari (e De Niro ha affermato di averla più volte sorpresa ‘in panciolle’ a guardare film), aveva presentato un conto spese a risarcimento di 96 giorni di vacanze non godute, solo che la documentazione allegata, ha denunciato la società, è risultata palesemente falsificata.
Una situazione grave e delicata che, come ha spiegato l’attore premio Oscar, va assolutamente risolta, in quanto pesa oltremisura sulla sua immagine mondiale…
Max