Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato tra i primi a chiedere con forza misure più restrittive per combattere l’emergenza coronavirus. Non si è risparmiato nemmeno per quanto riguarda celebrazioni di battesimi e comunioni, attaccando con veemenza anche le famiglie che hanno messo in programma i festeggiamenti per una laurea.
L’attacco è arrivato durante una conferenza video, nella quale il presidente della Regone Campania ha affrontato più temi: “Ho sentito che ci sono persone che vogliono organizzare feste di laurea. Se le fate, manderemo i Carabinieri con i lanciafiamme. Mi dicono di manifestazioni per le prime comunioni, per le cresime. Tutto questo è vietato, fatele tra 3 o 4 mesi”.
Ha continuato De Luca: “Sollecito misure francamente e pesantemente repressive, che abbiano conseguenze effettive, non finte. Se sono necessari provvedimenti repressivi per colpire gli irresponsabili prendiamoli, senza pensarci su due volte. Non dobbiamo cedere né allo sconforto né all’angosciala vita che facciamo tutti noi è diventata pesante, avremmo tutti l’esigenza di fare una passeggiata e prendere una boccata d’aria, di rilassarci”.
Ancora: “Non ci è consentito, siamo in guerra, abbiamo la necessità di stringere i denti, ma abbiamo anche il dovere e il diritto di pretendere da tutti lo stesso rigore. Non è possibile che un 20% di imbecilli e irresponsabili debba rendere inutile il sacrificio di milioni di cittadini italiani”, ha concluso il presidente della Regione Campania.