Tema cruciale in Europa nella strategia Farm to Fork è quello di come vada informato il consumatore nella scelta degli alimenti: “Va aiutato a scegliere o va condizionato perché non è in grado di fare una scelta da solo? La filosofia di fondo è che noi siamo per la cultura alimentare della dieta mediterranea e vogliamo che la distintività dei prodotti legati al territorio esprima caratteristiche che il consumatore poi sceglie autonomamente”. E’ quanto ha affermato Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, intervenendo al workshop “Le filiere integrate per il rilancio del Paese” che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Filiere integrate” che The European House – Ambrosetti ha lanciato con il supporto di Philip Morris Italia, al quale hanno partecipato tra gli altri, il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.
“Noi riteniamo che il consumatore deve essere informato e poi farà le sue scelte ecco perché la battaglia storica sulla etichettatura di origine – ha detto – è arrivata finalmente a un punto di svolta nella strategia Farm to Fork c’è anche questo importante passo avanti: di indicare con chiarezza l’origine dei prodotti alimentari”. Dunque per De Castro l’elemento distintivo e la trasparenza devono essere alla base delle scelte del consumatore. Lo ha rimarcato ribadendo la “battaglia” italiana al Nutriscore, l’etichetta a semaforo, “che esclude dalla scelta e condiziona il comportamento del consumatore con i colori”. E’ “un tema enorme che riguarda la sicurezza alimentare che sarà discusso al vertice di settembre a New York delle Nazioni Unite”, ha concluso De Castro.