“Ho convocato per mercoledì prossimo alle 11 un tavolo di lavoro, con i presidenti dei gruppi di maggioranza. Vediamoci, anche in streaming, per agevolare tutti, confrontiamoci nel merito del testo e insieme troviamo la soluzione migliore”. Così il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama, sul tema del Ddl Zan. “Bene. Andremo a vedere quali sono le proposte concrete che ci avanza il centrodestra per trovare una mediazione”, dice Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Giustizia al Senato. Si va verso modifiche al testo? “La posizione del Pd è questo testo noi lo abbiamo votato e non siamo noi che proponiamo modifiche. Finora si è fatto un gran chiacchierare tra dialogo e ragioni enormi per contrastare questo ddl… ci sediamo e vediamo cosa ci propongono”.
Pensa sia possibile raggiungere una sintesi? “Ad oggi, stando alle cose sentite qui nelle audizioni, mi pare molto difficile trovare una strada comune. Abbiamo sentito giudizi assolutamente inaccettabili e incomprensibili sullo Zan e assistito a 6 mesi di tentativi di affossare il ddl. In questo quadro pensare che arrivino proposte accoglibili, sembra difficile. Ma è giusto provarci”.
“Io penso che sui voti segreti, rischiano di perdere più voti gli altri che noi…”, dice poi Mirabelli sull”allarme’ fatto scattare da Matteo Renzi sui rischi nelle votazioni segrete.
“C’è un parte significativa di Forza Italia, ma anche qualcuno della Lega -dice Mirabelli all’Adnkronos- ad essere molto insofferente” sulle posizioni assunti dai rispettivi gruppi, un’insofferenza che “si è manifestata anche di fronte alla presa di posizione della Curia e che magari non esprime in modo palese ma potrebbe invece manifestarsi proprio nel voto segreto”.
“Qui si pensa che il voto di default andrebbe contro il ddl Zan. Io non ne sarei così sicuro…”. Quale sarà l’atteggiamento di Italia Viva? Avete timori? “No, Italia Viva voterà il ddl. Lo ha anche detto Renzi oggi. Certo stavolta non possiamo mettere la fiducia come si è fatto con le unioni civili, allora fu un po’ più facile” ma, in assenza di una sintesi, “qual è l’alternativa? Il testo non può essere stravolto”.