“Sul ddl Zan la tensione ideologica dovrebbe lasciare spazio al buon senso. L’esperienza umana ci dice che mamma e papà sono il luogo naturale in cui nasce la vita. Rispettiamo l’ecologia dell’uomo e della famiglia e investiamo in questa straordinaria comunità naturale in cui ciascuno di noi vive ed è venuto al mondo”. Lo dice all’Adnkronos il senatore della Lega Simone Pillon, oggi in piazza con il popolo pro-life.
“Per questo – prosegue – siamo convintamente a favore delle misure previste nel prossimo decreto sostegni che prevede incentivi per giovani coppie che vogliono acquistare la prima casa, presupposto indispensabile per accogliere la vita. E le giovani coppie hanno tutto diritto di averla. Ecco perché concordo con Draghi: è il momento in cui dobbiamo dare alle famiglie e non togliere. Il ddl Zan toglie identità maschile e femminile, mamma e papà, la bellezza della differenza fra maschi e femmine”.
“La pandemia ha insegnato a tutti la sacralità di ogni vita umana; i sacrifici per la vita. Battiamoci anche per la vita nascente . Non possiamo permetterci di perdere nessuno”, spiega quindi Pillon, che aggiunge: “In questo contesto sarebbe follia non prenderci cura della vita dal concepimento. Usciamo dagli steccati ideologici e costruiamo norme in modo da non costringere alla scelta di sacrificare un bambino che sta per nascere”.
Intanto, ai Fori imperiali a Roma, ha preso il via la decima edizione della Marcia per la Vita, sospesa l’anno scorso per il Covid. Le associazioni pro-vita sono scese in piazza in una mobilitazione statica per il diritto di ogni bambino a venire al mondo ed una campagna contro il ddl Zan “le cui prime vittime saranno le donne e i bambini”.