Come la politica insegna ‘mai dare nulla per scontato‘, e così, giunto in Aula, al Senato in merito al Ddl Zan per un solo voto di scarto (135 contro 136), non è passata la sospensiva avanzata da Lega e Forza Italia.
Lascia perplessi il fatto che, vista l’importanza dello scrutinio, al voto sono risultati ‘assenti non giustificati’ 4 senatori di Forza Italia (Niccolò Ghedini, Roberto Berardi, Giuseppe Mangialavori e Barbara Masini), e 3 della Lega (Roberto Marti, Paolo Saviane e Umberto Bossi), ma anche 5 senatori del Movimento 5 Stelle.
Assenze dunque ‘pesanti’ per il centrodestra, che hanno inalberato e non poco Fratelli d’Italia.
Dal canto suo Matteo Salvini commenta che, “Se Letta e il Pd insistono a non voler ascoltare, dialogare e trovare una soluzione, la legge è morta. La legge non verrà mai approvata e non perché Salvini è brutto e cattivo, togliamo i bambini dalla contesa e approviamo un testo che unisce tutti, se già passa la sospensiva solo per un voto, vuol dire che la legge non andrà lontano”. Quindi, ha concluso il leader leghista, “Ora tutto dipende dal Pd, se vogliono dialogare ci siamo, altrimenti è finita“.
Non troppo sorpreso Matteo Renzi, che avverte: “Immaginate cosa potrà accadere con il voto segreto. Per quanto riguarda la legge Zan, i numeri sono a rischio al Senato; e siccome sono a rischio, serve un grande accordo perché a scrutinio segreto questa legge non passa. Chi vuole andare allo scontro lo sta facendo per affossare la legge. Io sono per una legge che tuteli i ragazzi gay, i ragazzi trans. Si cambino gli articoli 1 4 e 7 e si va a chiudere alla Camera nel giro di 15 giorni”. Insomma, ‘suona la sveglia’ il leader di Italia Viva: “Basta con questo scontro muro contro muro, ideologismo contro ostruzionismo, troviamo un punto di caduta, si modifichino gli articoli 1,4 e 7, e si porti avanti il risultato per dare una mano a questi nostri concittadini, fratelli e sorelle che vivono una situazione di difficoltà ma paradossalmente rischiano di essere colpiti ed affossati da quel Pd che ormai è diventato peggio dei grillini e che per me, purtroppo, fa male al cuore. Siccome io un po’ di dinamiche parlamentari ho imparato a conoscerle – conclude quindi Renzi – dico che se siamo intelligenti e saggi si fa un compromesso e si fa la legge. Se la gente dice che non vuole il compromesso, vuole perdere, e gli piace perdere, e a me perdere non piace, ho già perso tanto”.
Come ha poi commentato Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, “Questo voto dimostra chiaramente quello che diciamo da tempo, o si cambia rotta o il Ddl Zan va a fondo. Il Pd e il M5S hanno il dovere morale di discutere e trovare soluzioni. Se continuano ad arroccarsi saranno responsabili davanti al Paese di questo fallimento”.
Max