Sul ddl Zan “non fermiamoci e continuiamo a lavorare. Questa mattina ho convocato la commissione Giustizia del Senato e illustrato ai commissari il contributo alla discussione sul testo. Si tratta del lavoro di sintesi che martedì avevo consegnato ai presidenti dei gruppi di maggioranza. L’obiettivo deve essere quello di approvare una buona legge, non di piantare una bandierina”. Così il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama.
“Non cediamo ai richiami di chi non vuole il confronto. Uniamo piuttosto chi vuole davvero tutelare le persone. Ho convocato la prossima riunione della commissione per martedì prossimo, prima dell’aula. In quella sede chiederò ai commissari una valutazione sul merito della proposta di sintesi e se sono ancora disponibili, come lo è la Lega, a lavorare per una soluzione condivisa”, conclude Ostellari.
“Io gli aumenti di pena per chi discrimina, offende o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano le approverei oggi stesso. Letta e il Pd invece insistono con l’ideologia, non ascoltando nemmeno gli inviti al dialogo della Santa Sede: la responsabilità dell’eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra”. Intervistato dal Messaggero, Matteo Salvini, torna intanto sullo scontro sul ddl Zan, assicurando che lo stop alla norma sarà responsabilità del Partito democratico.
Poi sulle critiche per la vicinanza a Orban, accusato di aver dato vita a norme omofobe nel suo paese dice: “Io sono pagato per risolvere i problemi degli Italiani, non per occuparmi delle scelte del governo tedesco o ungherese. Peraltro ricordo che Orban ha votato Ursula von der Leyen presidente della Commissione insieme a Pd e 5Stelle, con la Lega invece contraria, e che faceva parte dei Popolari fino a pochi mesi fa, governando in Europa con i socialisti”.