Ddl Zan e richieste di Italia Viva? “Mi aspettavo un’alzata di scudi dalla Lega e non dal Pd sulla nostra proposta di mediazione che è quella di tornare al testo Scalfarotto: tra Zan e Pillon esiste una terra di mezzo e noi abbiamo lavorato su quello. Così il presidente dei senatori di Iv Davide Faraone ad ‘Omnibus’.
Per Faraone, “Letta prova a gettare fumo negli occhi ma non ci riesce: è una non notizia che non ci sia la richiesta di voto segreto dal Pd ma il segretario dem sa benissimo che bastano 20 senatori. Noi voteremo la calendarizzazione in aula del ddl come sempre abbiamo detto e non faremo mancare mai il nostro voto favorevole alla legge contro le discriminazioni omotransfobiche: se oggi però ci fosse l’intesa ci potrebbe essere un accordo politico per blindare il testo alla Camera. È chiaro che né Iv né il Pd chiederanno il voto segreto ma qualcuno lo farà e allora, se il provvedimento sarà affossato in aula, avremo tutti fallito perché avremo lasciato senza tutele tante persone”.
E ancora: “Noi dobbiamo tutelare le persone che rischiano la pelle ogni giorno per un diritto negato: oggi valuteremo se ci sono le convergenze necessarie all’intesa. Non capisco davvero perché non si possa tornare al testo Scalfarotto: nessuno mi spiega perché nel merito non possiamo mediare su un testo firmato da tutto il mondo progressista a luglio 2018, compreso Zan. Chiedo dunque: perché se la destra ci dovesse dire di sì, il centrosinistra dice di no? Perché un partito riformista come il Pd deve avere la posizione più estrema? Sono diventati un partito dove può stare bene Fratoianni, noi andiamo avanti nello spazio del riformismo liberale”.