Una riunione “tosta e seria”, come viene definita da alcuni partecipanti, sul Ddl Zan è in corso dopo diverse ore. Il gruppo del Pd del Senato si sta confrontando sull’esito della legge contro l’omotransfobia a Palazzo Madama. L’assemblea, che si svolge a porte chiuse e alla presenza dei soli senatori, è stata aperta dalla capogruppo Simona Malpezzi, che ha fatto la cronaca degli eventi e illustrato la situazione in cui si è arrivati all’affossamento del provvedimento.
L’atmosfera si è surriscaldata, raccontano alcuni partecipanti all’Adnkronos, quando a prendere la parola sono stati alcuni senatori che hanno criticato apertamente la linea scelta dal segretario Enrico Letta: “Ha politicizzato tutto”, è stato detto in alcuni interventi in cui si è lamentato il fatto di aver reso impossibile la mediazione e, soprattutto, di aver “estromesso il gruppo del Senato”. Tra i più netti, viene riferito, Andrea Marcucci, Vincenzo D’arienzo, Stefano Collina. A questi interventi hanno replicato altri senatori su posizioni diverse. Tra questi, un intervento definito “molto netto” è stato quello di Monica Cirinnà: “La mediazione non era possibile, bisognava marcare l’identità”, avrebbe sottolineato la responsabile Diritti del Pd.