“Sono arrivate due richieste di voto a scrutinio segreto, il presidente ritiene ammissibili queste due richieste, a firma Calderoli e La Russa, in base al regolamento e ai precedenti“, così stamane in Senato la presidente Casellati, che dopo aver ritenuto ammissibile il voto segreto ha dato il ‘La’ alle votazione sul ddl Zan, a favore del quale – con 2 astenuti – sono stati contati 154 Sì e 131 No. Dunque è passata la cosiddetta ‘tagliola’ sul ddl Zan che, di fatto, stoppa l’esame degli articoli del provvedimento.
Ddl Zan, le contrarietà espresse dalla Congregazione per la Dottrina della Fede della Santa Sede
Nel frattempo attraverso le agenzie di stampa, il Vaticano ha fatto sapere la sua. Nello specifico, la Congregazione per la Dottrina della Fede della Santa Sede, ha ufficialmente replicato alla richiesta di ‘chiarimenti dottrinali sul ddl Zan’, opposta dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus, decisamente contraria all’approvazione del disegno di legge, oggi nuovamente in esame al Senato: “Davanti a simili progetti di legge – si legge – il comportamento dei fedeli e dei politici cattolici deve adeguarsi al Magistero della Chiesa, che sull’ideologia gender ha espresso ‘chiara riprovazione’ tramite numerosi interventi di Papa Francesco”.
Max