“Se davvero Dazn opterà per una modifica unilaterale delle condizioni di abbonamento, avvieremo iniziative di protesta in tutta Italia, e valutiamo la possibilità di una campagna collettiva di disdetta degli abbonamenti da parte dei tifosi, per inadempimento da parte della società”. Ad annunciarlo all’Adnkronos è il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che all’indomani dell’indiscrezione – non ancora confermata ufficialmente – che Dazn abbia intenzione di modificare unilateralmente le condizioni di contratto sottoscritte con gli utenti bloccando la possibilità della ‘doppia utenza’, è sul piede di guerra.
“Abbiamo presentato oggi l’esposto ad Agcom e Antitrust volto a chiedere l’apertura di una istruttoria nei confronti di Dazn – dice Rienzi – per accertare se l’eventuale stop agli abbonamenti multiuso possa violare le norme contrattuali e il Codice del consumo, con conseguente lesione dei diritti dei consumatori”. Qualora venisse confermata l’indiscrezione uscita ieri sulla stampa, scrive il Codacons nell’esposto di cui Adnkronos ha preso visione, il comportamento posto in essere dalla piattaforma “lascerebbe pensare come l’emittente abbia posto in essere una pratica commerciale scorretta nei confronti di numerosi utenti/fruitori possessori dell’abbonamento, spingendosi a modificare unilateralmente il contratto a monte sottoscritto, proprio in ragione di quella clausola che risultava esser – a parer degli utenti – economicamente vantaggiosa e che poteva permettere una divisione del canone mensile di pagamento o con un proprio familiare o con un amico”.
Una tal condotta “risulterebbe esser lesiva nella sfera dei diritti e degli interessi di utenti/consumatori arrivando a porre in essere una vera e propria pratica commerciale scorretta ove per tale è da intendersi qualsiasi azione, omissione, condotta, dichiarazione o comunicazione commerciale, ivi compresa la pubblicità diffusa con ogni mezzo (incluso il direct marketing e la confezione dei prodotti) e il marketing, che un professionista pone in essere in relazione alla promozione, alla vendita o alla fornitura di beni o servizi ai consumatori (articoli 21 – 23 del Codice del Consumo)”, scrive l’associazione.
Il Codacons chiede dunque di “avviare un attento monitoraggio nei confronti dell’emittente streaming Dazn accertando che la stessa non arrivi a modificare unilateralmente le condizioni contrattuali arrivando, così, per l’effetto a bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device a danno di tutti gli utenti/fruitori del servizio che hanno sottoscritto questa tipologia di contatto proprio sulla base di tale condizione”.