“Non ho inteso in alcun modo offendere la memoria del presidente del Parlamento europeo, onorevole David Sassoli, come emerge chiaramente dalle mie dichiarazioni critiche non nei confronti del compianto Presidente del Parlamento europeo, ma di un sistema di gestione sanitaria che non condivido e che nell’esercizio della mia libertà di espressione, costituzionalmente garantita, fermamente contesto”. Lo dice all’AdnKronos il professor Paolo Becchi, dopo le polemiche delle su alcune sue affermazioni in seguito alla morte di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo scomparso 2 giorni fa. “Pur nella diversità delle posizioni, ho sempre stimato la persona, la qualità e l’impegno di David Sassoli”, sottolinea ancora Becchi.
“Rispetto per la morte di David Sassoli. Ma è morto in seguito alla terza dose ? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima”, ha scritto Becchi su Twitter l’11 gennaio.
Al messaggio di Becchi, hanno fatto seguito i tweet dell’università di Genova. “Nell’esprimere cordoglio per la scomparsa del Presidente Sassoli, l’Università di Genova prende doverosamente le distanze dai contenuti del tweet del prof. Paolo Becchi (11.01.2022) precisando che si tratta di opinioni strettamente personali e non condivise dall’Istituzione”, ha scritto l’ateneo sul proprio profilo.
“UniGe sottolinea che, come sede del sapere e della ricerca, si attiene rigorosamente alle evidenze scientifiche, tutte a favore della validità e della necessità sempre più stringente di una capillare campagna vaccinale che porti il Paese e la vita di tutti verso la normalità”.