DATA SCADENZA PER ASSEGNO MANTENIMENTO FIGLI E DISABILITÀ, LE NOSTRE NUOVE BATTAGLIE

“La settimana prossima si chiude l’accordo sul programma, lo chiuderanno i leader. Ne sono sicuro, non soltanto fiducioso”. Così Matteo Salvini uscendo da un incontro con i quadri della Lega. Poi, guardando di qui a ‘poco’, il leader del carroccio ha affermato che “Il 4 marzo noi cambieremo completamente il modo di vivere in questo Paese. Non saranno elezioni: io chiedo agli italiani una scelta di vita. Sarà un referendum. Non si sceglie tra questo e quel partito o leader; si sceglie un certo tipo di Italia. Renzi ha fallito: in qualunque altro Paese europeo, per dignità, non si sarebbe candidato. Ora tocca agli italiani fare giustizia e pulizia – ha aggiunto – Di Renzi fra due mesi non ci sarà traccia e non ci sarà memoria alcuna”. Poi, riguardo agli interventi in programma in caso di vittoria del centrodestra, Salvini ha tenuto a ribadire che “la legge Fornero sulle pensioni è totalmente e profondamente sbagliata e sarà il primo atto che il nostro governo andrà a cancellare. Non ho dubbi”. Così come per le riforme relative al lavoro, “alcune potranno essere conservate e altre dovranno essere cancellate”. Poi il capo della Lega ha indicato nuovi temi sui quali andrà a spendersi in questi giorni: “In Italia, a codice vigente, l’assegno mantenimento per i figli non ha data di scadenza: non ha senso. Il diritto di famiglia va completamente ripensato, compreso anche ovviamente “l’affido condiviso”. Riguardo invece l’incontro di oggi con i suoi dirigenti, il leghista ha parlato di un’occasione “in cui affronteremo anche temi dimenticati da altri, ad esempio il tema della disabilità. In Italia – ha ossrvato – ci sono 4 milioni di fantasmi. Che dovrebbero essere aiutati più degli altri e invece vengono dimenticati più degli altri. Il tema del sociale sarà la nostra prima attenzione. Quando parlo di legge Fornero penso soprattutto alla ricaduta sociale, prima che economica e quindi il tema della disabilità, delle malattie degenerative, della revisione totale del diritto di famiglia”.
M.