DALLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE RESE NOTE DAL MINISTERO DEL LAVORO, EMERGE CHE NEL TERZO TRIMESTRE SONO SENSIBILMENTE IN CALO I I NUOVI CONTRATTI: -18,7% QUELLI STABILI

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    Non sono certo positive le ultime comunicazioni obbligatorie rese note dal ministero del Lavoro, dalle quali si apprende che i nuovi contratti di lavoro dipendente e parasubordinato, nel terzo trimestre 2016 sono risultati in calo in quanto, ne sono stati attivati 2.386.169, ovvero il 5,4% in meno rispetto allo stesso periodo 2015. E per quel che riguarda le riduzioni più sostenute si sono concentrare nelle Regioni del Centro-Sud. “E’ il segno che gli interventi volti a rafforzare questo strumento di ingresso nel mercato del lavoro funzionano”, commenta in proposito il ministero del Lavoro. Nello specifico, si legge, scendono i contratti avviati a tempo indeterminato che si riducono di 93.533 unità, -18,7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno mentre salgono le attivazioni di contratti di Collaborazione +1,7% e registrano un’impennata quelli in Apprendistato che segnano una crescita del 34% su base annua (15.635 contratti in più).  Rispetto al terzo trimestre del 2015 si riduce anche del 5% il numero dei nuovi contrattualizzati, un decremento, si legge ancora nel Rapporto del ministero, “tuttavia inferiore a quello registrato per i rapporti di lavoro”. Il numero medio di contratti pro-capite si attesta a 1,28 nel terzo trimestre 2016, lo stesso registrato nel corrispondente periodo del 2015. Le cessazioni, invece, sono ammontate a 2.322.957 in calo del 3,2% se confrontate con i dati del terzo trimestre 2015. La riduzione ha interessato in misura maggiore le donne per le quali il decremento in volume è stato pari a -43.654 unità (-4%) mentre le cessazioni maschili scendono di 33.276 unità (-2,5%). Per quanto attiene ai motivi di risoluzione del rapporto di lavoro, calano del 17,2% le Dimissioni e aumentano del 10,8% i Licenziamenti. La riduzione più contenuta delle cessazioni dei contratti (-3,2%), rispetto a quella delle attivazioni (-5,4%), mantiene positivo il saldo delle posizioni di lavoro. In termini di durata contrattuale il 30,5% dei rapporti di lavoro cessati ha avuto durata inferiore a un mese, il 17,7% durata superiore a un anno. Rispetto al corrispondente trimestre del 2015 le cessazioni dei contratti fino a un mese si sono ridotte del 5,3% così come quelle relative ai rapporti di durata compresa tra 3-12 mesi che calano del 6,8%.