(Adnkronos) – Un ‘ribaltone meteo termico’ potrebbe riportare l’inverno in Italia dopo giornate all’insegna della primavera e della siccità effetto, quest’ultima, del Cambiamento Climatico con il quale anche l’Italia fa i conti, soprattutto al Nord. E proprio oggi si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia che è stata istituita nel 1961 per celebrare la nascita dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) il 23 marzo 1950. Il tema di quest’anno è il ‘Futuro di Tempo, Clima ed Acqua attraverso le Generazioni’. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, individua proprio nell’ultimo lavoro pubblicato 3 giorni fa dall’IPCC-ONU, il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, un filo d’unione con la festa dell’OMM: in pratica gli scienziati dell’IPCC hanno confermato che il clima sta cambiando in modo repentino e che abbiamo ancora pochissimo tempo per fermare il drammatico riscaldamento del Pianeta.
I cambiamenti climatici, in relazione alle ‘Generazioni’, impatteranno soprattutto la Generazione Y o Millennials, quelli nati dagli anni ‘80 al 2000, con un Riscaldamento Globale sempre più intenso: già molto prima della fine del secolo, infatti, temperature record di 50 gradi potrebbero essere la norma, non solo in Iraq o in Algeria, Libia etc., ma anche in Italia.
In pratica si rischia un aumento di 3-4 gradi entro 50 anni se continueremo ad emettere gas serra al ritmo attuale, ma lo scenario potrebbe anche peggiorare se inquineremo di più; al contrario, se noi, insieme ai politici, ci impegneremo a ridurre la produzione di CO2 e Metano, allora potremmo essere ancora in tempo per fermare questa pesante escalation climatica.
Anche recentemente in Italia abbiamo vissuto episodi legati ai Cambiamenti Climatici: la siccità estrema sul nostro Paese, in particolare al Nord, e le ondate di calore estive che sono state sempre più frequenti e lunghe; ricordiamo la scorsa stagione estiva 2022, indisturbata e rovente dal 10 maggio fino alla fine di settembre e con frequenti picchi oltre i 40 gradi all’ombra.
Tornando ai giorni nostri, le piogge sono ancora le grandi assenti e, almeno fino a sabato, l’alta pressione regalerà tempo asciutto e caldo per il periodo. Le ultime emissioni modellistiche ci danno però una speranza da domenica in poi, quando alcune precipitazioni bagneranno il Nord, il Centro e poi, con la nuova settimana, raggiungeranno anche il Sud.
Ma la notizia associata a questa perturbazione atlantica sarà soprattutto il ribaltone meteo termico che potrebbe riportare l’inverno in Italia.
La tendenza meteo a lunga scadenza indica, infatti, per domenica un peggioramento con piogge al Centro-Nord e neve sulle Alpi fino ai 1200 metri, ma lunedì la neve potrebbe cadere fino ai 500 metri sull’Appennino, specie versante adriatico; martedì infine potremmo rivedere gelate in Pianura Padana: una variabilità estrema, che risulta tra l’altro sempre più spesso associata ai recenti Cambiamenti Climatici globali.
NEL DETTAGLIO Giovedì 23. Al Nord: bel tempo salvo isolata pioviggine in Liguria. Al Centro: soleggiato salvo nubi sparse in Toscana. Al Sud: sole e più caldo.
Venerdì 24. Al Nord: piogge dalle Alpi verso le alte pianure in tarda serata. Al Centro: soleggiato, nubi sparse in Toscana. Al Sud: sole e ancora più caldo.
Sabato 25. Al Nord: sereno, al più velato con clima primaverile. Al Centro: cielo a tratti velato. Al Sud: sole e caldo per il periodo.
Tendenza: domenica dai due volti, caldo estivo all’estremo Sud con 27°C, graduale peggioramento al Centro-Nord. Prossima settimana ritorno dell’inverno con freddo, neve e tanto vento.