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Dal tampone ai vaccinati alle mascherine Ffp2, le idee sul tavolo della cabina di regia: parla Draghi

“ll mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni”. E ancora: “Il governo può andare avanti indipendentemente da chi è alla guida”. Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi nella conferenza di fine anno.

Dal suo futuro politico alle misure studiate dal governo per contrastare l’aumento dei casi Covid, sono stati tanti gli argomenti trattati. Il primo ha riguardato la variante Omicron che spaventa l’Europa: “L’arrivo della variante Omicron, che gli scienziati ci dicono essere molto più contagiosa delle precedenti, ha aperto una nuova fase nella pandemia. Domani si terrà una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base del quadro epidemiologico. II vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus. Tra i decessi, tre quarti sono non vaccinati”, ha detto Draghi in apertura.

Il premier ha assicurato nel corso del suo discorso: “Ho detto più volte che dobbiamo difendere la normalità raggiunta. Questo significa niente chiusure, scuola in presenza, socialità soddisfacente. Per farlo, dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili”.

Precauzioni di cui si discuterà nella cabina di regia prevista per domani: “Di fronte all’alta contagiosità della variante, cosa si può fare per rallentarne la diffusione? Per esempio, l’utilizzo delle mascherine all’aperto, previste già in caso di grandi assembramenti. L’uso di mascherine Ffp2 in certi ambienti chiusi. Non è esclusa l’applicazione del tampone, c’è un periodo in cui la protezione delle prime 2 dosi decresce rapidamente e la terza dose non è ancora stata fatta: in quel periodo può essere utile un tampone per vedere se si è positivi. Sono tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus: ogni decisione sarà guidata dai dati, non dalla politica”.

Su ulteriori misure più restrittive: “Per ora non parliamo di lockdown per i non vaccinati, ma ogni risposta è sul tavolo. Ricordiamo che due terzi delle terapie intensive e dei decessi sono per i non vaccinati. E’ una realtà tragica, bisogna considerare le conseguenze e sperare che vengano capite da chi non si vaccina. L’obbligo vaccinale resta sullo sfondo. E’ stato già esteso ad alcune categorie, valuteremo l’estensione ad altre categorie. Non so se verrà discussa esplicitamente domani. Se i dati continuano a peggiorare, sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi”.