“Un successo, grande unità sull’Ucraina. Il G7 è pronto a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, proseguendo sulla strada delle sanzioni, essenziale per portare la Russia al tavolo dei negoziati“. Così il premier Draghi, commentando ribadendo davanti ai giornalisti che quest’ultimo G7 ospitato dalle Alpi bavaresi “è stato veramente un successo”.
Draghi: “L’ho detto e ripetuto tante volte: non ci sarà pace se l’Ucraina non sarà in grado di difendersi”
Dunque, ha ribadito il premier davanti alla stampa internazionale, “La pace dovrà essere quella che vuole l’Ucraina ma, come ha detto il presidente Biden, dobbiamo essere pronti a cogliere spazi negoziali se dovessero presentarsi. Il sostegno all’Ucraina fino ad ora è stato sufficiente per permettere di difendersi. L’ho detto e ripetuto tante volte: non ci sarà pace se l’Ucraina non sarà in grado di difendersi. Senza difese c’è imposizione, sottomissione e oppressione, non c’è pace. Finora il sostegno del G7 è stato sufficiente, la condizione essenziale per la difesa. Questo costituisce una sorpresa, nessuno pensava che l’Ucraina potesse difendersi con efficacia e coraggio, come sta facendo. Le ultime settimane hanno visto un costante progresso delle forze militari russe. Tutti guardiamo quello che succede sul campo, il sostegno all’Ucraina andrà avanti e continuerà in maniera unitaria e adeguata“.
Draghi: “E’ molto difficile fare previsioni sulla durata della guerra, la durata sta manifestando il successo della difesa ucraina”
Tuttavia il capo del governo ha anche riconosciuto che, allo stato dei fatti, “E’ molto difficile fare previsioni sulla durata della guerra. All’inizio si dava per scontato che l’Ucraina sarebbe stata invasa e rapidamente avrebbe sottoscritto la pace, perché nessuno pensava potesse difendersi. La durata della guerra in un certo senso sta manifestando il successo della difesa ucraina, il successo del sostegno che il G7 e in generale la Nato ha dato all’Ucraina. Quindi, quanto duri è molto complicato dirlo. Quello che è certo è che da questo summit esce, insieme alla fermezza del sostegno, che se c’è la possibilità di negoziati, qui siamo“.
Draghi: “Siamo vicini al momento della verità per capire se la Russia vorrà sottoscrivere un accordo sull’export del grano”
Altro tema fondamentale, la crisi del grano, per la quale, ha affermato il presidente Consiglio, “Il segretario generale dell’Onu ha detto che siamo ormai vicino al momento della verità per capire se la Russia vorrà sottoscrivere un accordo che permetterà al grano di uscire dai porti. La situazione va sbloccata in tempi rapidi“.
Draghi: “Sull’export del grano, a parte che vi sono corridoi sicuri, confidiamo sul sì finale del Cremlino”
Tuttavia, rivela Draghi, sul fronte del grano “Ci sono complessivamente buone notizie. Intanto molti di noi pensavano che occorresse sminare porti, invece ci sono corridoi sicuri per far passare le navi e questo fa guadagnare fino a un mese di tempo. La Russia ha accettato che Ucraina, Turchia e Nazioni Unite possano avere un ruolo nel piano per sbloccare il grano nei porti ucraini. Ora quello che tutti stanno aspettando è il sì finale del Cremlino, e potrebbe arrivare molto presto“.
Draghi sull’energia: “Siamo capaci di gestire questa transizione nel momento in cui saremo completamente indipendenti dal gas russo
Quindi il capitolo energia, sul quale il premier si sta spendendo molto, anche se, ha ribadito, “è molto difficile capire che cosa farà la Russia con il gas, andiamo avanti cercando di diversificare, aumentando gli investimenti delle rinnovabili, facendo anche investimenti di lungo periodo delle rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo. Se la Russia deciderà di tagliare all’improvviso tutte le forniture ci devono essere dei piani di emergenza, ma le scorte stanno incrementando in modo positivo, abbiamo raggiunto un buon livello di scorte e quindi pianifichiamo di completare le scorte”. Quindi, ha assicurato, “Siamo capaci di gestire questa transizione nel momento in cui saremo completamente indipendenti dal gas russo. Alcune persone temono che forse potremmo ritornare indietro nei nostri obiettivi sul clima, ma questo non sta succedendo“.
Draghi sulla Nato: “Tutti i Paesi limitrofi alla Russia, cercano protezione e riarmamento. Non sta andando come pensava Putin”
Infine, guardando al prossimo vertice vertice Nato, “ci aspettiamo la riaffermazione di unità e di fermezza già espresso dal G7 e poi, probabilmente, un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia. Gli effetti di questa guerra sono imprevedibili, ora ci troviamo un’Unione europea più unita, una Nato più unita e più grande. Tutti i Paesi limitrofi alla Russia, cercano protezione e riarmamento. Le cose non stanno andando come avrebbe voluto il presidente Putin“.
Draghi sul G20: “Ii Cremlino di di sì, ma il premier si dice certo del fatto che Putin “Non verrà in Indonesia”
Riguardo invece al G20, che stavolta avrà luogo in Indonesia, sebbene oggi alcuni fonti interne al Cremlino hanno fatto sapere che il presidente russo sarà presente, Draghi si dice invece convinto che “Putin non verrà”, perché, il presidente dell’Indonesia (e promotore dell’evento), Joko Widodo, “è stato categorico. Quello che potrà succedere è un intervento da remoto, vedremo“.
Draghi su Bankitalia: “Dimissioni di Visco? Non ne so assolutamente nulla. Sarà il governatore a decidere quando vuole, è sempre stato così”
Mentre il premier sta per raccoglie dati e fogli, ecco tornare, diretta, la domanda relativa ‘eventuali’ dimissioni del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. “Non ne so assolutamente nulla. Sarà il governatore a decidere quando vuole, è sempre stato così“, replica secco Draghi, malgrado gli si faccia notare che le dimissioni a quanto pare sarebbero legate alle prossime nomine: “Mi vengono in mente solo quelle dei vertici di Invitalia…”
Max