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    Dal Campidoglio al Ghetto, la marcia della memoria

    “Ricordiamo il passato perché abbiamo a cuore il futuro”, molto più di un messaggio.

    Con la deposizione di una corona di alloro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lungo il muro della Sinagoga al Ghetto, si è conclusa la Marcia della Memoria alla quale Lunedì pomeriggio hanno preso parte oltre 2 mila persone.

    Un cammino in silenzio dal Campidoglio al Portico d’Ottavia per ricordare l’Ottantesimo anniversario della Deportazione degli ebrei romani per mano dei nazisti.

    Presente al corteo il sindaco Roberto Gualtieri, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, il presidente della Comunità Ebraica Victor Fadlun, il rabbino capo Riccardo Di Segni oltre al governatore del Lazio Francesco Rocca, il prefetto Lamberto Giannini e il questore Carmine Belfiore.

    Tanti cittadini si sono radunati dietro lo striscione «Non c’è futuro senza memoria» della Comunità di Sant’Egidio. Il corteo, accompagnato dai cartelli con i nomi dei campi di concentramento e i gonfaloni delle città martire delle stragi naziste, ha percorso via del Teatro Marcello per poi raggiungere il Ghetto. Intanto, fino al 18 Febbraio, prosegue la mostra ai Musei Capitolini “I sommersi”,  curata da Yael Calò e Lia Toaff, con un percorso tra dipinti e disegni, fotografie, documenti, giornali, atti e oggetti di vita quotidiana