DACCA – LA PREMIER OMAGGIA LE VITTIME DELL’ATTENTATO. LA FARNESINA ALLERTA GLI ITALIANI IN BANGLADESH: ‘RISCHIO DI ALTRI ATTENTATI’. LE SALME DEI 9 ITALIANI A CASA FORSE MERCOLEDÌ

La strage di Dacca potrebbe avere una ‘coda’, per questo motivo la Farnesina (nella sezione ’Viaggiare Sicuri’ del suo sito), ha diffuso oggi l’allerta agli italiani in Bangladesh esortandoli alla massima prudenza: non è infatti da escludere il rischio di altri attentati.  in quanto non esclude il rischio di altri attentati. E’ quanto si legge sul sito della Farnesina che ha diramato oggi, , un aggiornamento della situazione nel Paese dopo l’attentato di venerdì scorso, costato a 9 italiani. Per quanto riguarda invece le salme deinove italianirimasti uccisi nell’attentato di venerdì sera a Dacca, rientreranno nel nostro Paese “alpiù presto possibile”. Lo ha annunciato alle telecamere di Sky Tg24 Claudio Taffuri, capo dell’Unità di crisi della Farnesina il quale, in partenza per la capitale bengalese, ha assicurato che i corpi dei nostri connazionali rientreranno “compatibilmente con le cose che bisogna fare sul posto”, ma fonti non confermate parlano già di mercoledì.  Intanto a Dacca, dopo il blitz delle forze speciali che ha arrestato uno dei membri del commando che aveva assaltato il ristorante Holey Artisan Bakery, proseguono a ritmo serrato le indagini, ed oggi sarebbero stati arrestati altri due sospetti per il loro coinvolgimento nell’attacco. Singolare da parte degli agenti del Bangladesh l’atteggiamento nei confronti di un uomo tenuto in ostaggio dai terroristi venerdì notte. L’uomo, tale Hasnat Karim, ex dipendente della North South University (NSU) della capitale bengalese, è sotto custodia della polizia da ieri sera. “Lo tratteniamo per interrogarlo su quanto ha visto durante la crisi degli ostaggi”, ha dichiarato il vice commissario Mahbub Alam citato da Dhaka Tribune. Qualcosa deve pur esserci se ieri gli investigatori si sono recati nella sua abitazione ed hanno sequestrato il suo computer portatile. Hasnat è stato accompagnato nell’ufficio della sezione investigativa della polizia assieme alla moglie ed ai due figli, anch’essi presenti al ristorante la sera dell’attacco dove si erano recati – così aveva spiegato il padre di Hanat – per festeggiare il compleanno del nipote Safar. Riguardo le modalità e l’ora (c’era già la luce del giorno) del blitz delle teste di cuoio bengalesi,   oggi l’ispettore generale di polizia Shahidul Haque, ha tenuto a chiarire le cose spiegando che “Molti media hanno affermato che abbiamocondotto in ritardo la missione di salvataggio, ma non è così”, ha precisato l’ispettore, sottolineando che a Dacca l’operazione delle forze di sicurezza è durata 12 ore mentre per la presa di ostaggi in uno shopping center in Kenia ci vollero quattro giorni. Stamane intanto con la deposizione delle corone dei fiori nello stadio dell’esercito nell’area di Banani, a Dacca, la premier bengalese Sheikh Hasina ha aperto il secondo giorno consecutivo di lutto nazionale nel Bangladesh, rendendo omaggio alle vittime dell’attacco contro il ristorante Holey Artisan Bakery, dove venti ostaggi – tra questi inove cittadini italiani- sono stati uccisi dai terroristi. L’omaggio all’interno della struttura sportiva, rimarrà aperta al pubblico fino alle 12. Sono migliaia i cittadini in fila per deporre un fiore alle vittime della strage.

M.