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Da Zingaretti a Renzi, da Calenda a Boccia, passando per Salvini e la Azzolina: social ‘roventi’

Con l’arrivo dell’estate, nonostante la comprensibile paura per i contagi, i week end sono tornati (per chi può permetterselo) ad essere un’occasione di svago e relax.

Tuttavia, politicamente parlando, grazie alla presenza dei social ciò non significa necessariamente ‘staccare’ la spina per due giorni ma, come vedremo, ‘continuare’ a farsi sentire, ‘punzecchiando’ qua e la per tenere sempre alto l’intesse circa le proprie convinzioni.

Ecco quindi i nuovo ‘trend estivo’ dei nostri politici: i battibecchi via social.

Salvini ad Azzolina: “Ti attaccano perché donna? No, sei incapace”

Ad aprire le danze, dalla sua pagina Fb, stamane è stato Matteo Salvini il quale, rivolgendosi alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha scritto: “Mi attaccano perché sono donna, giovane e dei 5 Stelle’. No, ti attaccano perché sei incapace. Azzolina bocciata”.

Calenda a Boccia: “Il Mes serve? Chiedete ai medici, buffoni”

Il buon Carlo Calenda, leader di Azione, ha invece scelto Twitter per ‘regalare’ un suo pensiero a Boccia, secondo il quale sul Mes è bene pensare quanto può servire alla nostra sanità: ”Francesco Boccia, chiedilo ai medici, agli infermieri e agli specializzandi quanto serve il Mes. Chiedilo a chi aspetta 13 mesi per una mammografia. Per inchinarvi ai 5S vi inventereste qualsiasi scusa. Sulla pelle di quelli che ieri definivate ‘angeli ed eroi’. Buffoni”.

Zingaretti: “Scissione del Pd? Chi la voleva ha perso”

Infine, da Enna, dove si trova per presenziare il congresso del Pd siciliano, Nicola Zingaretti spara a zero contro un ‘qualcuno’ che potremmo anche incarnare in Matteo Renzi: ”Questa è una forza politica che negli ultimi anni è stata rimessa in discussione non solo dalle destre, i nostri avversari, ma che ha subito diverse scissioni, alcune delle quali, per stessa ammissione di chi le ha provocate avevano come unico obiettivo quello di distruggere il Pd, oggi possiamo dire che abbiamo vinto noi e hanno perso loro”.

Max