Giunte le riaperture, posticipato il coprifuoco, e tornati anche i pranzi al ristorante ‘al chiuso’, ora ad infuocare le proteste – soprattutto politiche – è la ‘benedetta’ disposizione dei ‘massino in 4 allo stesso tavolo’ anche in zona bianca.
Così in ordine di tempo, oggi sono stati proprio gli ‘Chef stellati’, quelli il che mondo ci invidia per capacità, gusto e creatività, a dire la loro in merito a quest’ultima ‘barriera’ che continua in parte a limitare – ‘a un attimo’ dall’estate – l’attività dei ristoranti, in attesa di rifarsi con l’arrivo dei turisti.
Vissani: “Ma almeno oggi intorno al tavolo tecnico saranno in massimo 4?”
A tirare le fila dei professionisti è il vulcanico ‘cuoco di Baschi’, Gianfranco Vissani, che rispetto allo specifico tavolo convocato oggi dal governo ironizza: “Al tavolo tecnico di oggi quanti saranno: quattro o di più? Vabbè, tanto diranno che avevano la mascherina…mentre al ristorante con la mascherina non si può mangiare”.
Vissani: “Dopo 14 mesi gli aiuti ancora non ci sono, e questi ‘danno i numeri’: 4 0 5 posti…”
Quindi facendosi serio, lo chef umbro sbotta: “Stiamo davvero esagerando. Danno i numeri: quattro, cinque, sei posti, mentre intanto ci massacrano, dato che dopo 14 mesi gli aiuti ancora non ci sono. Arrivano milioni di dosi di vaccino l’Italia è in zona bianca e ancora discutono su quanti commensali fare sedere a tavola, come se il coronavirus lo portassero i ristoranti”.
Colonna: “Mezzi di trasporti pieni e stadi con i tifosi: che senso hanno 4 a tavola?”
Dello stesso avviso anche il ’blasonato’ chef Antonio Colonna: “Secondo me, la regola dei quattro posti a tavola non ha più senso, così come non aveva senso la riapertura dei ristoranti soltanto all’esterno”. Oltretutto, aggiunge, “sono d’altronde insensate molte regole che penalizzano soltanto alcuni settori, come bar e ristoranti, a fronte dell’affluenza massiccia, ad esempio ieri sui navigli, di tanta gente, anche senza mascherina. Per non parlare dei mezzi di trasporto, come sempre pieni, e degli stadi riaperti alle tifoserie”
Colonna: “I commensali sono statuette che non si alzano mai e che non entrano in contatto fra loro?”
Lo chef dell’Open Colonna di Milano, è fermamente convinto che “Esiste una buona dose di pressappochismo in questo genere di disposizioni. Cosa cambia fra due tavoli vicini fra loro con quattro persone ciascuno e un tavolo da otto? Si può davvero credere che i commensali siano delle statuette che non si alzano mai e che quindi non entrano in contatto fra loro?”.
Colonna: “Purtroppo queste sono le regole, anche il sindaco Sala è venuto ed erano in 4”
Ad ogni modo, prosegue sconsolato, “Intanto, finché ci sono, le regole si devono rispettare. Il primo giugno, giorno di riapertura anche all’interno dei ristoranti – rivela Colonna – è venuto a cenare da me il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha voluto festeggiare il compleanno della compagna Chiara Bazoli gustando la mia cucina romana. Erano giustappunto in quattro: loro due, assieme alla madre e al padre di lei, il presidente emerito di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli”.
Ferrari: “Il settore è contrario, anche perché il ristoratore non deve fare lo sceriffo”
Infine, a nome di tutta la categoria, Giuseppe Ferrari ribatte: “Non più di 4 a tavola? Il settore è contrario perché il ristoratore non deve fare lo sceriffo”. Come tiene infatti a precisare il responsabile dipartimento Lavoro della Federazione italiana cuochi: “A volte ci si trova in situazione davvero imbarazzanti perché ci si trova anche davanti a situazioni ambigue che il cliente non vuole dichiarare”. Dunque, auspica Ferrari, “Al più presto dovrebbero togliere questa regola che non fa bene a nessuno. Alla fine il ristoratore deve lavorare e, quindi, deve trovare il modo per farlo”.
Aggiornamento alle ore 19.10
Dicevamo della diatriba soprattutto politica legata al limite dei ‘4 a tavola’. Vediamo cosa ne pensano alcuni leader politici ed istituzionali.
Toti: “Il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti? Un’assurdità!”
Dalla Sua pagina Fb, il governatore ligure, Giovanni Toti, scrive che “Il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti? Un’assurdità! I numeri della pandemia calano in tutto il Paese, si svuotano gli ospedali: ogni limitazione delle libertà adesso è fuori luogo e priva di fondamenti scientifici. Usciamo dalla narrazione dell’emergenza ed entriamo in quella della ripartenza, evitiamo misure dal sapore punitivo che tanto piacciono ai catastrofisti e permettiamo all’Italia e a tanti lavoratori di tornare alla normalità”.
Meloni: “Stop alle misure irragionevoli come quella dei 4 posti al tavolo”
Uscendo da Palazzo Chigi, dove ha riportato di aver avuto “Con il premier Mario Draghi un lungo e franco colloquio, nel quale Fdi ha portato molte delle sue proposte, priorità e rivendicazioni”, Giorgia Meloni, ha tenuto a ribadire che “sono state tante le questioni affrontate, a partire dal “tema della limitazione delle libertà personali. Io credo non possa più esserci un governo nel quale non c’è qualcuno che si assume la responsabilità di scelte che vengono fatte e che ci dica su quali basi scientifiche“. Dunque, ha affermato la leader di Fdi entrando nel merito della questione: “Continuano ad esserci misure assolutamente irragionevoli ai fini della lotta al Covid: dal tema del coprifuoco alle 4 persone a tavola all’aperto, la mascherina all’aperto quando si sa che non si ha contagio, il settore del wedding che è letteralmente in ginocchio e non viene fatto ripartire. Noi abbiamo chiesto di fermare queste misure: abbiamo detto al presidente di fermarle, di valutare se non ci siano alcune di queste scelte che sono prive di senso e allontanano i cittadini“.
Max